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lunedì 21 maggio 2018

Joyland

JoylandJoyland by Stephen King
My rating: 1 of 5 stars

⭐️ (1/5)

_Commento_

Ma siamo sicuri che l’ha scritto lui!?!?
L’unico fantasma che ho visto in questa storia è quello che l’ha scritta. Hello Ghost Writer! Sono solo supposizioni ma a me non sembra proprio il suo stile, non ha niente a che vedere con i suoi potenti romanzi in cui tutti i personaggi prendevano vita in cui ti immergevi nel libro come se andassi in un’altra dimensione. Questa sembra la favola della buona notte per bambini poco fantasiosi o forse è il prodotto che viene servito ai nuovi compratori di libri. Ho visto molte recensioni positive ma forse hanno letto solo questo libro di Stephen King. Secondo me se lo è fatto scrivere e poi magari lo ha aggiustato un po’ ma neanche tanto, lo vogliamo confrontare con It? Con la torre nera? Anche con quelli più semplici cioè più brevi, niente a che fare. 350 pagine scritte larghe che poi non si tratta neanche della quantità delle pagine ma proprio del libro in sé.
I personaggi vengono presentati in modo assolutamente superficiale, non sappiamo quello che pensano, quello che provano, non ci affezioniamo a loro perché rimangono lì e si muovono e poi non fanno neanche tanto. 
Dev, che si è scelto come narratore, quarant’anni dopo racconta di quello che gli successo nell’estate del 1973, quando aveva vent’anni. Ogni tanto ci scrive qualcosa di quello che gli è successo dopo come che lavora come giornalista che si è sposato… Basta. Dev va a lavorare un parco giochi e nella strada dalla casa in cui sta in affitto al parco giochi conosce una donna che ha 10 anni di più ma viene descritta come se ne avesse 50 e un figlio che sta per morire. Il figlio vede i fantasmi e quindi riesce a far trovare la porta dell’aldilà al fantasma che era intrappolato (guarda caso) nel Luna Park dove lavorava Dev. A un certo punto Dev fa amicizia con questa donna porta il figlio malato al parco chiuso per l’autunno così che appunto il figlio aiuta il fantasma e la madre ha un’avventura con lui… Ragazzi queste scene le dovete togliere dai libri perché fanno ridere, non servono a niente! Innanzitutto fai degradare ancora di più quei poveri personaggi che non avevano personalità adesso mi sai dire cosa c’entra che la madre di un figlio che sta per morire si mette una notte con uno che passa sulla spiaggia? Stendiamo un velo pietoso, una scena veramente da ridere. Poi anche questa cosa che il figlio deve morire, ma cos’è un romanzo rosa? Poi c’è anche un tocco di giallo, un piccolo caso da risolvere perché il fantasma era quello di una ragazza uccisa dentro il parco e il nostro ragazzo protagonista insieme ad una sua amica che ha lavorato li con lui ha scoperto che ci sono stati negli anni precedenti dei casi simili, ragazze uccise quando c’era un luna park in città. Certo che come trama per CSI sarebbe stata scartata subito. Verso la fine (delle idee) improvvisamente il nostro caro protagonista scopre che l’assassino della ragazza (del fantasma) e di tutte le altre è proprio un dipendente del parco. Grandissimo colpo di scena. L’assassino ha capito che Dev ha capito e lo sta per uccidere ma la mammina smaliziata gli spara come un cecchino perché ama le armi. Poi Dev se ne va da una parte e lei dall’altra e se sentono solo quando il figlio è morto. Tanti saluti a tutti il romanzo rosa è finito. Io non ci credo che uno che viene definito il re dell’orrore mi scrive una storia così. Ci sono rimasta davvero male, soprattutto per la carenza d’introspezione, di solito riusciva a farci sentire come ognuno di tutti i personaggi ma qui non me ne è fregato niente di nessuno. Mai visto un fantasma meno pauroso, manco il fantasma formaggino fa così pena. Che cosa vuol dire che quel ragazzo gli ha fatto vedere la porta dell’aldilà? Ma cosa stai dicendo? Perché ambientare poi questo romanzo nel 1973 quando non ci sono assolutamente riferimenti temporali e potrebbe essere ambientato in qualsiasi altro anno, non sembra proprio il 1970, di solito King usa riferimenti a canzoni, luoghi, a persone, film qui niente. Ma siamo sicuri che aveva voglia di scriverlo?
Veniamo poi al Luna Park, mi sembra che la descrizione del Luna Park sia stata fatta senza un minimo di ricerca e dato che si fanno riferimenti a determinati giochi e a determinate modalità di interazione tra le persone che ci lavoravano uno si aspettava qualcosa di più realistico invece l’avrei potuto scrivere anche io che non sono mai stata in un Luna Park. È pieno di cliché, sono quelle le uniche attrazioni di questo parco. Infatti alla fine come a dimostrare tutto ciò lo scrittore nella sua nota scrive che i puristi dei parchi di divertimento non gli devono scrivere delle e-mail lamentandosi del fatto che ha sbagliato tutto. Poi io non ho capito perché deve sempre decidere quali e-mail gli devono arrivare. Se un purista ha qualcosa da dire perché non può farlo? Ti ha comprato il libro avrò anche il diritto di dire: hai detto una cazzata. Tanto se l’hai detta l’hai detta. E lui si giustifica dicendo che tanto è un romanzo. Sembra una coda di paglia perché per quanto possa essere un romanzo se io scrivo che un aereo parte in verticale come un elicottero sarà anche un romanzo ma stona. Per quanto riguarda poi la storia vera e propria quando Dev viene avvertito dall’assassino che se non si presentava al parco entro breve tempo avrebbe ucciso la sua adorata lui lascia un biglietto scritto a mano alla padrona di casa che sta dormendo. Sarà anche un romanzo ma a me sembra una stronzata, perché hai paura di svegliarla? Doveva svegliarla così che lei avvertiva la polizia… Questa è proprio una lacuna in cui cade tutto.
Ovviamente è scritto bene, ma c’è ancora bisogno di dirlo? Sarà anche scritto bene ma senza passione.
Decisamente il più brutto libro che ho letto di Stephen King.


_Personaggi_ 

* Devin Jones, 21 anni nel 1973, narratore e protagonista 
* Lane Hardy, lavoratore al parco
* Fred Dean, responsabile delle assunzioni al parco
* Rosalind Gold, Rozzie, Fortuna, fattucchiera del parco
* Bradley Easterbrook, proprietario del parco
* Pop Allen, si occupa del tiro a segno 
* Linda Gray, vittima di un omicidio al parco, fantasma
* George Preston, amico e collega di Dev al parco
* Ronnie Houston, amico e collega di Dev al parco 
* Dottie Lassen, costumista del parco
* Brenda Rafferty, amministratrice del parco
* Eddie Parks, responsabile del castello del brivido

Altri personaggi slegati dal parco:

* Erin Stansfield, la bambina che Dev salva
* Buddy Ross, famoso predicatore Cristiano fondamentalista
* Annie Ross, figlia di Buddy, vive in una casa sulla spiaggia
* Michael Ross (Mike), figlio malato di Annie
* Wendy Keegan, inizialmente la ragazza di Dev
* Emmalina Shoplaw, proprietaria della casa in cui abita Dev

Altri inquilini della casa al mare di Emmalina:

* Tina Ackerley, bibliotecaria
* Erin Cook, specializzanda in fotografia che lavora al parco come sirena, va in giro a fare foto da rivendere
* Tom Kennedy, anche lui un ragazzo universitario che lavora al parco come Devin

_Riassunto dettagliato (spoiler alert 🚨)_

La storia viene raccontata in prima persona da sessantenne giornalista Devin.
1973, North Carolina, Heaven’s Bay
Devin trova un lavoro estivo a Joyland, un parco giochi in riva al mare. 
Tutte le mattine parte dalla camera che ha affittato nella casa della signora Emmalina Shoplaw sulla riva e raggiunge il parco.
Lane, che lavora al parco, gli ha detto che ci sono degli spettri che girano in quel luogo. Emmalina gli conferma che c’è stato un omicidio. Circa quattro anni prima una ragazza, Linda Gray, era stata uccisa nel Castello del Brivido dal suo presunto ragazzo poi scomparso e mai arrestato. Si dice che il suo spirito si presenti spesso agli inservienti del parco.
Devin inizia a lavorare e comincia prima con la ruota panoramica e poi indossando il costume da cane, la mascotte del parco.
All’inizio dell’estate Dev riceve una lettera da Wendy, lo ha scaricato.
Rozzie ha previsto che Dev incontrerà un bambino con un cane e una bambina con un cappello rosso e una bambola. Gli dice poi che un’ombra grava su di lui.
Dev incontra Erin Stansfield, la bambina con la bambola, il 4 luglio, si stava strozzando con un hotdog mentre lui era mascherato da cane e riesce a salvarle la vita.
In un giorno di pausa, i tre amici, Erin, Dev e Tom decidono di esplorare il tunnel del brivido per vedere se c’è davvero un fantasma. Solo Tom vede il fantasma della ragazza, Linda Gray, uccisa in quel luogo. Tom ne rimane sconvolto e ne parlerà con Dev solo molti anni più tardi quando nel 1992 starà per morire a causa di una malattia.
Dev decide di rimanere a lavorare al parco anche oltre l’estate e quindi prendersi un anno dall’università. Erin e Tom, ormai una coppia, se ne vanno, ma rimarranno in contatto con Dev.
Anche Pop se ne va quando il parco chiude al pubblico e Dev rimane a lavorare con Lane e Eddie.
Ben presto Dev vede nel giardino di una casa in riva al mare davanti alla quale passa tutte le mattine per andare al lavoro un bambino su una sedia rotelle con il suo cane e sua madre. Sono Annie e Mike Ross e Milo il loro jack terrier. Dev e Mike si salutano con cenno volta che si incrociano con lo sguardo. Un giorno Dev aiuta Annie a far volare l’aquilone di Mike e il giorno dopo Annie lo invita a colazione. Mike racconta a Dev della sua malattia e si dimostra sapere molte cose, molte di più di quello che la madre potrebbe dirgli, sembra leggere la mente delle persone.
Emmalina e Tina raccontano a Dev che Annie è la figlia del famoso Buddy Ross, un predicatore, Cristiano fondamentalista, una specie di truffatore.
Dev salva Eddie da un inferto, con un tempestivo intervento. Andato all’ospedale a trovarlo incontra la madre di Mike e insieme a ragazzo riescono a convincerla a portarlo al parco. Mike rivela a Dev di sapere che li si trova il fantasma di Linda, conferma di avere alcuni poteri ereditati dal nonno che riesce a salvare veramente alcune persone durante le sue prediche. 
Erin e Tom tornano a trovare Dev e Erin gli illustra i risultati delle sue ricerche: nel giro di 8 anni fino all’omicidio di Linda erano successi altri 4 omicidi di ragazze ventenni sgozzate e ritrovate morte dopo essere state viste con uno sconosciuto, inoltre nei dintorni c’era sempre una fiera o un parco giochi di passaggio.
Dev invita Annie e suo figlio al parco e Fred lo fa mettere in funzione tutto per Mike. Lane e altri aiutanti invernali fanno passare al piccolo una bella giornata. Prima di andarsene Mike assiste a qualcosa di strano: la porta del castello del brivido si apre da sola e ne esce un vagoncino. Mike vede il fantasma di Linda, come dirà poi a che a Dev che a sua volta ha visto il cerchietto azzurro della ragazza all’interno della vettura.
Mike gli dice che le ha mostrato la porta per l’aldilà che non riusciva a trovare da sola.
La mattina dopo a casa Mike ragiona e capisce che Lane è l’assassino e questo gli telefona, ha capito che lui ha capito e gli dice che se non si presenta subito al parco andrà a casa di Annie e ucciderà sia lei che il figlio.
Dev lascia un biglietto ad Emmalina, che ancora dorme, scrivendogli del pericolo che corre e aggiunge il nome dell’assassino poi va all’appuntamento. 
Lane fa salire Dev sulla ruota panoramica e la aziona e rimangono sospesi lì con lui che gli punta una pistola quando all’improvviso (in una situazione di stallo) arriva Annie che gli spara con il suo fucile da lontano. Mike era stato avvertito del pericolo che stava correndo Dev dallo spirito di Eddie che aveva avuto un altro infarto ma fatale all’ospedale.
Annie e Eddie vanno a Boston, Dev torna all’università e in primavera riceve la chiamata di Annie, Mike era morto. I due si rivedono sulla spiaggia di Heaven’s Bay per disperdere le ceneri del piccolo, proprio dove si erano conosciuti.


“aliena”/





 


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