Demain tout commence
“Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse”, titolo originale “Demain tout commence” (2016), è un film di Hugo Gélin.
È un remake del film messicano “Instructions Not Included”, titolo originale “No se aceptan devoluciones” (2013) di Eugenio Derbez.
_Cast_
Omar Sy as Samuel
Gloria Colston as Gloria
Clémence Poésy as Kristin Stuart
Antoine Bertrand as Bernie
Ashley Walters as Lowell
Clémentine Célarié as Samantha
NB
Attenzione è pieno di spoiler, vi consiglio vivamente di guardarlo prima di leggere!
_Riassunto_
Samuel vive in Francia, lavora per Samantha in uno stabilimento balneare ma non prende molto sul serio il suo lavoro in quanto si dedica soprattutto alle feste in spiaggia e alle donne. Una mattina una sua ex conquista dell’anno precedente, Kristin, bussa alla porta dello yacht dove sta dormendo con due ragazze dalla sera prima e le lascia Gloria, una bambina di tre mesi che lei non vuole più, gliela mette in braccio dicendogli che è sua figlia e se ne va con un taxi. Samuel preso dal panico cerca su Facebook il suo profilo, ci sono solo due foto, quella del profilo e quella della cover e sulla cover Kristin è davanti a un pub di Londra. Samuel decide di andare a Londra per riportargliela ma una volta raggiunto quel pub scoprirà che Kristin non ha mai lavorato lì. Appena arrivato in metropolitana incontra Bernie che essendo gay ci prova subito con lui e gli offre anche un biglietto da visita. Dopo aver scoperto che Kristin non è a Londra Samuel disperato bussa alla porta di Bernie.
Bernie e Samuel diventano grandi amici e crescono insieme, anche se in case diverse, la piccola Gloria. Passano otto anni. Samuel da quel giorno in cui è arrivato a Londra ha cominciato a lavorare come stuntman grazie ai contatti di Bernie. Gloria va a scuola ma non sempre, si diverte con il padre e lo adora, hanno una vita fatta di tante piccole cose e Samuel mette sempre lei al primo posto. Gloria naturalmente pensa alla madre e Samuel si è inventato una storia, con un account fasullo finge di essere Kristin e manda a Gloria delle e-mail dicendole che è un agente segreto in giro per il mondo e che non può raggiungerla. Parallelamente Samuel continua a mandare messaggi all’account Facebook di Kristin mostrandole tutte le e-mail che le manda la figlia ma il suo ultimo accesso registrato è sempre quello di otto anni fa.
Gloria comincia a soffrire per la mancanza fisica della madre ed è proprio nel momento in cui Samuel si è ormai deciso a raccontarle la verità che Kristin accede a Facebook, legge tutti i messaggi e risponde semplicemente: “Arrivo domani”.
Kristin arriva veramente e si ricongiunge con Gloria, per un po’ riescono anche a mantenere la farsa del suo essere agente segreto. Le cose cominciano a precipitare quando innanzitutto arriva Lowell, l’attuale ragazzo di Kristin, Samuel stava anche cominciando a pensare di poter riallacciare una qualche relazione con la madre di Gloria. Accidentalmente, sentendo una discussione tra Samuel e Kristin, Gloria scopre che la madre non è affatto un agente segreto ma che il padre aveva inventato tutto. Gloria si arrabbia con il padre e decide di andare per alcuni giorni in albergo con la madre e il suo ragazzo. Samuel è disperato soprattutto quando Kristin comincia a pretendere di voler vedere la figlia ma tutto ciò è un problema in quanto lei vive a New York. Una sera Samuel non resiste e va a prendere Gloria dalla stanza d’albergo della madre e la riporta a casa, Gloria ne è contenta ma Kristin e Lowell progettano di agire legalmente.
Si presentano così davanti al giudice che comunque alla fine concederà a Samuel di avere l’affidamento esclusivo della figlia in quanto è il genitore che Gloria conosce di più. L’ennesimo problema però arriva quando Kristin chiede un test di paternità e Samuel risulta non essere il vero padre. Il giudice non può più far niente e Kristin ha tutte le carte in regola per portarsi via Gloria. Arriva il giorno della partenza, Gloria saluta il padre e Bernie, arrivato per vederla partire. Quando Kristin e Gloria sono nel taxi sotto casa sua pronte ad andarsene a New York, Gloria le dice che si era scordata una cosa e torna di sopra, abbraccia il padre e gli dice che vuole rimanere con lui per tutta la vita. Scappano per i tetti di Londra. Quando Bernie, Kristin e la polizia sono sui tetti e li vedono scappare Bernie dice a Kristin la verità, prima che questa denunci Samuel per rapimento: Gloria è malata, sta per morire.
Samuel porta Gloria da Samantha al suo vecchio stabilimento e si sistemano al mare. Bernie e Kristin li raggiungono per passare li tutti insieme gli ultimi giorni della vita di Gloria che potrà essere felice con tutte le persone che ama senza preoccuparsi delle battaglie insensate degli adulti.
_Opinione_
Quando avevo visto il trailer al cinema non avevo capito niente e considerandolo un film che non avrei potuto sopportare al cinema non ero andata a vederlo. Ora che è arrivato su Sky me lo sono visto e ammetto che mi ero sbagliata.
Un film che non ti lascia indifferente, ho provato tantissimi sentimenti travolgenti, sia per quanto riguarda il comportamento dei personaggi che la storia in sé. È un film realistico e soprattutto si sente in ogni scena il fatto che non sia americano. Mi sono chiesta, se fosse stato un film americano che parti sarebbero state diverse? Penso innanzitutto che la prima parte diversa sarebbe stata quella di fronte al giudice, la bambina sarebbe ritornata sicuramente con la madre e poi si sarebbe salvata. Sono solo illazioni ma ho questa sensazione. D’altro canto non amo molto i film francesi ma forse ne ho visti ben pochi per poter dare un giudizio concreto dato che questo mi è piaciuto più che molto.
Il primo sentimento davvero potente che ho avuto è stato quello per Kristin, si comporta in modo spregevole. Innanzitutto non è responsabile: fa una figlia e poi dopo tre mesi decide di portarla a uno sconosciuto che pensa essere il padre invece neanche lo è. Quindi quel periodo diciamo che non era una santa! Finché riguarda solo te andrebbe anche bene ma ....ok, gli lascia questa figlia, Gloria. Otto anni si fa i cazzi suoi e continua probabilmente la vita sregolata e con lo stesso ritmo di prima, si trova addirittura un altro compagno e poi improvvisamente, magari vedendo che andando avanti con gli anni la sua vita si era calmata troppo e la percepisce vuota, si ricorda che aveva una figlia e vedendo forse tutte le sue amiche che si sono accasate e hanno dei figli dice: ma io già l’avevo fatta. Va a riprendersela.
Samuel invece si è assunto le sue responsabilità e a cambiato completamente vita perché come ha detto lui: non si lascia una bambina o un bambino. Samuel è diventato adulto e responsabile ma anche premuroso e dolce. Si può forse dire qualcosa del fatto che abbia inventato tutte quelle storie sulla madre agente segreto? Inizialmente pensavo di si, al primo impatto mi è sembrato una gran stronzata ma poi mettiamoci nei panni di Gloria, non vive solo con il padre, vede la tv, va a scuola e le madri esistono, naturalmente si chiede: dov’è la mia? Dal punto di vista di Gloria questa bugia forse non è così sbagliata e come dice Samuel “a volte mentire non è un peccato se lo si fa fin di bene”. Ovviamente nel futuro sarebbe venuto fuori che non era la verità ma tenendo conto anche del fatto che Gloria aveva i giorni contati non si può certo biasimare Samuel anzi sembra la scelta migliore.
Ovviamente Gloria adora la madre però qui possiamo vedere come nonostante tutte le decisioni legali, tra adulti eccetera eccetera alla fine lei da sola capisce il vero senso di tutto, quella sarà anche la sua madre vera ma non c’è mai stata e lei non ha intenzione di lasciare colui che l’ha amata davvero ed è stato sempre lì. Quindi la saluta e grazie tante.
Il film usa anche una tecnica che ci inganna in quanto inizialmente ci fa capire che Samuel è malato e non vuole che la figlia lo sappia. Solo alla fine quando Bernie dice la verità a Kristin sappiamo come stanno le cose: Gloria è quella malata e da quattro anni Samuel vive con la paura di perderla da un momento all’altro. Anche questa è una verità e anche questa è scomoda come il fatto che Kristin non è un agente segreto. Che poi se non fosse stato per Samuel Kristin non l’avrebbe mai ritrovata. Se non fosse stato per Samuel Gloria non l’avrebbe mai accettata. Vorrei vedere una che cresce con un padre che le dice “tua madre se ne andata e se ne è strafregata di te” come accoglie la madre quando si presenta.
Con lo scorrere del film pensando erroneamente che Samuel era anche malato mi sono detta, con una punta di cattiveria, ma come è possibile che Samuel che è il genitore buono abbia avuto il destino di ammalarsi quando Kristin che è il genitore stronzo è sana e salva e anzi va a distruggere la vita di quello malato. Con il presentarsi della verità tutte le mie cattiverie mentali se ne sono andate a farsi friggere. Gloria è quella che sta per morire e Kristin di fronte alla cruda verità deve smetterla di pensare ai fatti suoi, ha mai pensato al bene della figlia? No, no ha pensato solo ai fatti suoi dal momento in cui l’ha abbandonata perché non aveva voglia di assumersi la sua responsabilità sia nel momento in cui le è venuta voglia di essere madre, dicendo: adesso la prendo la porto via e si è completamente scordata che non si trattava più di un neonato che non capisce niente ma di una bambina che per otto anni è stata con un padre che adora. Certo se arrivava e vedeva che la situazione era disastrosa aveva anche tutti i diritti di prendersela ma così non c’è giudice che tenga, non c’è test di paternità che tenga, alla luce dei fatti fai schifo, sei un’egoista. Non c’è niente da fare quando vedo un film che mi prende non riesco ad essere impassibile e vengo totalmente coinvolta anche perché sono cose che succedono.
Samuel ha sempre messo davanti Gloria in tutto e per tutto e così impara a fare anche Kristin, togliendo di mezzo il nuovo ragazzo. Poi si da una calmata così che possano convivere bene insieme per far passare a Gloria gli ultimi giorni in serenità e gioia. C’è anche una punta di buonismo in questo film purtroppo che secondo me guasta quando Samuel dice che non esistono i genitori perfetti però lo dice quasi come a scusare Kristin. Secondo me c’è poco da scusare, non siamo più nel medioevo che i figli vengono fuori dal nulla perché non sai come si fanno, se vai con tutti, cara Kristin, datti una regolata. Quella punta di buonismo ha stonato ed è per questo che tolgo una stella. Per il resto un film assolutamente da guardare, divertente anche in alcune parti, scorre benissimo e ci fa riflettere su alcuni aspetti della vita che se non ti capitano non riesci neanche ad immaginare. Rivederlo sarebbe difficile dato che comunque le emozioni alla fine sono tante, un po’ come succede con Hachiko.
#tv
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