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sabato 22 settembre 2018

Review: Darkest Minds

Darkest Minds Darkest Minds by Alexandra Bracken
My rating: 1 of 5 stars

Un mese fa avevo visto il film al cinema e ora è uscito da poco il libro, evidentemente nel 2016 non era stato ritenuto interessante per il pubblico italiano probabilmente perché qui tutte quelle seghe che in America chiamano “YA dystopias” non vanno di moda. “YA dystopias” ovvero storie di giovani adulti (YA, young adult) in ambiente distopico ovvero un mondo tipo quello di The Walking Dead con vicende in stile Hunger Games.

Forse la prima cosa che mi sento di criticare sono questi cosiddetti giovani adulti. Non penso che una ragazzina di 16 anni possa essere considerata adulta, tale è l’età della protagonista. In tutte queste saghe non ci sono adulti né tanto meno giovani adulti e a mio avviso un giovane adulto va dai trent’anni in su, non mi potete venire a dire che questi che non hanno neanche vent’anni sono giovani adulti. Sono dei poppanti. Purtroppo però non si comportano neanche come dovrebbero perché si comportano come chi scrive ecco forse perché si pensa agli adulti. Hanno un’età inferiore perché si tende ad acchiappare il target di lettura fornendo un personaggio che ha la stessa età del pubblico a cui si vuole vendere il libro però poi sembra quasi che lo scrittore si sia dimenticato della mentalità dei teenager e li fa agire e pensare esattamente come persone dell’età che ha lo scrittore. Non c’è personalità e non c’è corrispondenza con l’età ovvero sono tutte fotocopie della scrittrice (o di una persona ipotetica) con l’unica differenza che si dice: Ruby ha 16 anni, Liam è un maschio, Ciccio ha gli occhiali e Zu ha 11 anni. Ma sono tutti uguali, non hanno personalità, non c’è niente che li caratterizza e sembra che l’unica cosa che li differenzi gli uni dagli altri siano proprio questi poteri. Non ci sono sogni, non ci sono aspirazioni, non hanno carattere, vogliono solo scappare come un branco di pecore inseguite da un lupo, nessuno riesce ad immedesimarsi in qualcuno di loro. La stessa cosa che ho pensato guardando il film, non mi piacciono questi quattro personaggi, non sono accattivanti, non sono neanche belli da vedere. La protagonista non è credibile. Mi vuoi venire a dire che dopo sette anni in un ambiente del genere, che chiami anche campo di concentramento, lei esce così tutta pimpante, come se niente fosse. Niente incubi, niente problemi con gli altri, niente paure, tutto apposto. È stata buttata via dei genitori, intrappolata, ha perduto l’amica che aveva nel centro, rischiato la vita… Sette anni di lavori forzati ma niente Ruby sta benissimo pensa solo all’amore, appena vede Liam si innamora. Non lo so non mi convince, non è convincente, dov’è tutta la sofferenza? Dov’è il dolore e la frustrazione? Sei stato per sette anni lì dentro, hai perso quasi i migliori anni della tua vita e sei normale. Non sei neanche indifferente perché Ruby pensa a tutti, vuole salvare tutto il mondo quindi non è neanche un po’ depressa, niente, sta benissimo. Accetta tutto così com’è.
Vogliamo parlare delle sue passioni? Non ho mai visto dei baci tanto secchi e senza pathos. Non li mettere, non c’è bisogno che uno si innamora, il bacio è qualcosa di intrigante, se lo scrivi deve essere potente, si deve sentire il sentimento dei due invece no qui c’è questa lagna continua di Ruby che ha paura di cancellargli i ricordi e alla fine cosa fa? Glieli cancella.
Secondo me la scrittrice non aveva ben in mente come stavano le cose tra Clancy e Ruby, le piace o no? Sembra che volesse metter su una scena in stile 50 Sfumature ma poi ci ripensava sempre (il target baby!). Per tutti i poteri che aveva Clancy la doveva aver presa e portata via, conquistata e sottomessa. Invece no, la tiene lì e se la fa sfuggire! Poi quel bacio che gli dà mentre si guardano nella mente.... stona, manca sempre il sentimento. Sembra troppo spesso una lista di azioni: Ruby esce e bacia Liam, Ruby entra e c’è Clancy che la vuole baciare. E allora? Noia.
Clancy come cattivo non sembra molto potente, piagnucola un po’ troppo e non si capisce neanche bene che diavolo sta facendo, nel film ci fanno vedere che sta radunando un esercito ma perché nel libro non viene detto niente?
Penso che il problema principale sia il fatto che sia un primo capitolo e quindi le cose sono tutte diluite tanto da riempire 360 pagine. Ma i fatti che sono lo scheletro della trama quanti sono? Malattia, centri di concentramento, fuga, incontro di formazione del gruppo, rifugio di Clancy, rifugio della lega. I fatti sono pochissimi bastavano sei capitoli con al massimo con una decina di pagine ciascuni invece la solfa viene protratta continuamente con questo loro andare avanti, saliamo sul minivan, scendiamo dal minivan, c’è un cattivo, lo mettiamo ko e saliamo sul minivan eccetera eccetera troppi viaggi.
Per quanto riguarda le parti di calma va tutto bene e si capisce quello che sta succedendo ma purtroppo nei momenti di estrema azione il caos è totale.
I momenti di azione si risolvono soprattutto con persone che seguono altre persone, macchine che inseguono macchine o altre persone. Poi ci sono le zuffe, scontri improbabili in cui non si capisce bene cosa succede o chi ha la meglio. Trovo lo stile di scrittura nei momenti più dinamici veramente poco chiaro, faccio fatica a visualizzare le scene. Un punto a favore per il film.

Per quanto riguarda poi sempre lo stile di scrittura ho particolarmente disprezzato l’uso eccessivo della parola “vomito”. Troppe volte, soprattutto all’inizio, non le ho contate ma saranno sicuramente più di 30, che schifo. Possibile che questi devono sempre vomitare? Ci sono anche dei sinonimi, puoi usare nausea, non mi sento bene, ad ogni modo sei tu che inventi, possono avere anche altri disturbi, tanto per dire.
Sempre per quanto riguarda il punto di vista clinico non mi convince per niente questa malattia, così come mi aveva lasciato molto perplessa nel film altrettanto lo sono dopo averla letta nel libro.
Neurodegenerazione idiopatica adolescenziale acuta.
Adolescenziale, che malattia è quella che ti colpisce solo se hai meno di 18 anni? L’acne? Guarda caso anche la malattia è adolescenziale, non c’è scampo, è tutto per il target di lettura. Poi “adolescenziale”, qui stiamo parlando di ragazzini che fanno le elementari, quelli sono adolescenti?
Neurodegenerazione. Sembra che i ragazzi muoiono stecchiti in un secondo e non si sa perché ma non sembra che sia degenerato solo il cervello, sembra tutto il corpo. Poi mi venite a dire che quelli che non muoiono per questa degenerazione neuronale sono speciali e hanno dei poteri.
Che cosa ha causato questa malattia? Perché alcuni sono diversi? È forse un virus? Un virus che uccide tutti tranne alcuni il cui DNA è modificato? Potrebbe andare bene ma perché non hai scritto perché? Cosa ha causato la morte? Perché alcuni sono salvi? Non c’è scritto in un libro, non devi studiare, te lo devi inventare cara, hai scritto di questa malattia, e vai fin infondo!
Allora questi sopravvissuti avevano un cervello particolare di partenza e la malattia ha fatto sì che si presentasse tutta la potenza che avevano latente.
Per quanto riguarda i poteri: sono troppi e troppo diversi.
Andavano bene i telecinetici e telepatici e basta. Cosa c’entra l’elettricità? Perché è scaturita dalla testa? Mi sembra che serve un tocco anzi poi dice anche con un pensiero però mi sembra troppo stirata, troppo forzata, un cervello elettrico? Cosa c’entra?
Così come alcuni danno l’elettricità altri danno il fuoco. Sono dei draghi? Sto facendo tutte le considerazioni che ho fatto per il film, non mi convincono per niente il fuoco e l’elettricità. Neanche i super genietti, quelli proprio no, quasi peggio. Troppo caos, i più interessanti sono gli arancioni e i blu, gli altri, chi se ne frega.
Il fatto che ci siano così tanti tipi fa sempre ripensare a quelle divisioni tipiche dell’ambiente distopico: Divergent, Hunger Games… C’è sempre la necessità dividere, sempre il solito schema. Fa tutto parte del format, con i ragazzini che fuggono dal controllo degli adulti malefici. Sempre uguale, non c’è altro, tutto l’ambiente intorno e le cause, le backstory, le emozioni, niente è tutto costruito sull’idea di far credere al lettore adolescente che è più intelligente degli adulti (che gli hanno comprato il libro poi).

Gli adulti sembrano robot, non capisco la loro cattiveria gratuita. Perché mai dovrebbero essere cattive le guardie dei centri, perché? Non ha senso, non apprezzo il fatto che ci siano dei cattivi con il solo scopo di essere cattivi. Cosa dice sempre Lord Fener? “Dobbiamo portare ordine nell’universo!” E mai: dobbiamo distruggere tutto!
Va bene i cacciatori di taglie che vogliono i soldi ma perché il governo dovrebbe essere così spietato? Cosa sono tutti questi eserciti che si stanno formando? Per quale guerra? C’è l’esercito della lega, l’esercito di Clancy poi ci sono le forze speciali ma per cosa? Follia nazionale?
Poi mi vieni a dire che i centri di concentramento costano troppo e li fanno lavorare, e che lavoro fanno? Allacciano le scarpe? Perché mai un governo dovrebbe sprecare soldi per mantenere in una prigione i geni? Lo sanno tutti cosa succederebbe, certo così come hanno ucciso i gialli e gli arancioni così avrebbero ucciso anche gli altri perché sprecare tempo e denaro, o li liberi o li uccidi.
Avrebbe anche avuto più senso una cosa così: ritenuti pericolosi vengono uccisi a vista. Invece si è dovuta creare la prigione per dare sempre quel senso di: tutti contro Ruby.

Tutto ciò rende l’intera trama poco credibile, basata su fatti poco chiari, per niente spiegati e che non hanno il minimo senso né politico né medico ma neanche sociale.
Altra cosa che non mi è piaciuta è l’assenza di una collocazione temporale chiara. Bastava mettere un anno. Invece c’è questo alone di mistero, più di una volta dice quando sono arrivata al campo era aperto da un anno e sarebbe stato chiuso tra tre. Poi: sono uscita dopo sette anni e ero entrata… Liam accerta l’anno e ha capito che ha sedici anni. Un casino, ma perché non metti una data, inventala, che problema c’è? Caos.
Ho odiato quel punto in cui appena trovano Ruby dicono a Zu che non deve raccogliere randagi e viene specificato che già hanno abbandonato i gattini… Perché mi devi scrivere questa cosa? Perdi una quantità infinita di stelle se mi scrivi che questi ragazzini inutili hanno abbandonato dei gattini a se stessi in mezzo alla strada, ti odio immensamente. Già è tanto se prendi una stella.

Ho visto anche due parolacce troncate, ma se sono adolescenti tu pensi che non dicono le parolacce?
Mer...
Porca p...

Il potere di Ruby, quello di cancellare i ricordi, è un’arma a doppio taglio perché tu puoi cancellare i ricordi di una persona ma poi tutte le altre intorno? Ovviamente cara scrittrice, ti sei spirata ad Hermione che cancella i ricordi di se dalla mente dei genitori nel momento in cui parte per il settimo anno di scuola. Attenzione, Hermione ha cancellato anche tutte le tracce di se stessa nella casa ma l’ha fatto in qualità dei suoi poteri magici e non mentali.
Nel film i ragazzi accennano anche ad Harry Potter cosa che (per fortuna) non succede nel libro.
Poco credibile perché quando i genitori si scordano della figlia la nonna, i vicini, nessuno dice niente?

Ultima cosa, Lady Jane. Ha un nome patetico, dipinta come una cattivona ma effettivamente cosa fa? Si fa sfuggire i poppanti sempre. Ci sono troppi antagonisti così che risultano tutti blandi: il governo, le forze speciali, la lega (non si capisce neanche se è un antagonista o no) Clancy e i cacciatori di taglie. Tutti questi antagonisti e loro riescono anche a fuggire. Certo.

In conclusione non mi è piaciuto, e non mi sarebbe neanche piaciuto quando avevo l’età dei protagonisti, ma poi perché uno che ha 16 anni deve leggere un libro con un protagonista sedicenne? Quando avevo 16 anni leggevo Stephen King (tuttora anche) e non avevo certo bisogno di queste storielle ammorbidite in cui non si riesce neanche a dire “merda”! Mancano le emozioni, la potenza delle azioni, i personaggi vivi che vorresti incontrare, che vorresti essere. Un libro che passa come se niente fosse, lo leggi ma non lo assimili. Evidentemente se ha avuto successo tanto da farne un film mi starò sbagliando.

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