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domenica 4 marzo 2018

La forma dell’acqua

La forma dell’acqua 

⭐️ (1/5)
Ragazzi qui ci saranno degli spoiler perché se no non riesco ad esprimere il mio disappunto per questo film orribile. Quindi se non lo avete visto (non lo fate), non leggete questo post oppure fate come vi pare.
Tutti ne parlavano e poi c’era un mostro che sembrava che potesse interessarmi, anche se le mie aspettative non erano piuttosto alte dato che si trattava pur sempre di una storia d’amore, ho provato. Ho sbagliato. Penso di non aver mai visto un film tanto inutile e orribile, dire che non mi è piaciuto è un eufemismo. Non lo so forse sono tanto stupida che non l’ho capito, ma cosa c’è di bello in questo film che ha un ritmo che ti fa addormentare da quanto va lento? E per quanto riguarda i contenuti, dov’è che sono? Ok ho capito che l’ha messo in stile da fiaba ma non è venuto bene.
NB
Non c’è bisogno che dico sempre “secondo me” dato che sto parlando io si tratta dei miei pensieri. Quindi se vi è piaciuto non prendetevela a male.
Dunque, Elisa è una sfigata, non parla, vive per lavorare di notte in un posto pieno di personaggi cattivi che fanno cose segrete militari e malefiche. Elisa in questo posto non è altro che una povera donna delle pulizie e devo dire che l’unico punto a favore di questo film è la sua amica Zelda che con la sua simpatia ha spesso ravvivato molte scene davvero noiose 😑. A un certo punto i datori di lavoro delle due povere donne delle pulizie portano nei sotterranei una creatura appena catturata E lo mettono in una vasca. Elisa incuriosita si avvicina e fa amicizia con il mostro, come succede su Free Willy. Infatti proprio come su Free Willy occorre liberare il mostro perché il cattivo di turno, il capo di quella baracca, un certo Strickland lo vuole subito vivisezionare e non si capisce neanche perché, forse solo perché cattivo. Nel frattempo ci sono anche i russi con un loro infiltrato nel laboratorio, anche loro lo vogliono uccidere. Elisa non perde tempo e chiede aiuto all’uomo con cui vive, Giles, un artista, no, non stanno insieme perché lui è gay e a lei piace sguazzare nella vasca da bagno ogni mattina da sola (scene a dir poco ridicole). Elisa e Giles si organizzano e riescono a portarlo a casa. Il russo infiltrato le aiuta e Strickland è impazzito di rabbia quando scopre che non può più uccidere il mostro e soprattutto quando il generale minaccia di licenziarlo. Una volta a casa dei due benefattori, il mostro si mangia un gatto dell’artista e Giles cosa dice? Poverino non è colpa sua! Poi il mostro si scopre avere delle capacità curative, guarisce le ferite e fa anche ricrescere i capelli all’artista. Chissà perché. Buttata lì in mezzo c’è la storia che la popolazione indigena dell’America del sud da cui era stato prelevato lo considera un dio quindi Giles conclude che evidentemente il mostro è un dio. Certo. Nel frattempo Elisa è sempre più innamorata del mostro perché come lei non sa parlare così decide di annunciare il loro fidanzamento e si accoppiano nel bagno. Ragazzi tra il gatto morto e questa scena stavo per andarmene, io non riesco a capirne il senso, ma a cosa serve? Non l’ho capito. Come se niente fosse si organizzano per buttarlo in mare quando si alza la marea e così quando piove decidono di farlo. Strickland è proprio arrabbiato e si dà un sacco da fare per non deludere il generale così riesce a trovarli e quando stanno per liberare il pesciolino lui li raggiunge e spara, spara sia a lei che a lui e cadono morti stecchiti. Così mi dico: finalmente un po’ di azione! E invece no, il mostro si alza, si guarisce la ferita e uccide Strickland poi prende lei e si tuffano. Cosa succede sott’acqua? Ovviamente la ripara, le mette le branchie e vissero tutti felici e contenti. Qui siamo un po’ al contrario della Sirenetta. Quindi abbiamo una specie di Free Willy mischiato con la Sirenetta e anche un po’ di russi che tra l’altro mentre si sparano tra di loro arriva Strickland e li uccide tutti. Per non parlare di Strickland, per favore, stendiamo un velo pietoso. L’unica cosa che mi piace di questo film sono le scenografie, la fotografia e i colori, ambientato nell’America degli anni 50-60 devo dire che è molto suggestivo però ha anche l’inconveniente di avere come musica e quindi come colonna sonora tutte quelle canzoncine dell’epoca che rallentano ulteriormente ritmo. Davvero bella la casa di Elisa e Giles, sopra il cinema sempre vuoto, questo ambiente davvero suggestivo ha fatto guadagnare l’unica stella al film!
Non lo so a me non è piaciuto, non mi ha trasmesso proprio niente, si vede in ogni centimetro che è stato scritto da un uomo però con questo mostro....ma cos’è una caricatura di un film normale? Probabilmente sono io che non capisco niente e non riesco a vedere tutta quella bellezza tanto acclamata da tutti ma io l’ho trovato davvero disgustoso, privo proprio di potenza, non mi interessava, non mi ha preso, lei è veramente apatica e patetica anche, un personaggio detestabile. Strickland è la caricatura di un cattivo e nessun personaggio, a parte Zelda, è davvero accattivante. Il problema è che non mi devo fidare delle storie d’amore, vanno sempre a finire male ovvero con quel “....e vissero tutti felici e contenti” mentre io sono uscita sbuffando dalla sala, pensando: che film orrendo! Che poi che diavolo vuol dire la forma dell’acqua? Non c’entra niente come titolo forse era meglio “Liberate il sirenetto”. Basta.

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