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martedì 20 marzo 2018

Tomb Raider

 


⭐️⭐️⭐️⭐️ (4/5)

Mi è piaciuto, più di quanto mi aspettassi e c’era infatti uno strato base di amore per la serie che non mi avrebbe permesso di dire che era brutto per il semplice fatto che adoro giocare a Tomb Raider ormai da più di vent’anni. Le aspettative sono state superate e devo dire che erano piuttosto basse. Inizialmente ero scettica ma mano che il film andava avanti ho cominciato ad apprezzarlo sempre di più, sia per la storia che si snocciolava in un modo interessante e inaspettato sia per la grafica e anche per i colori e il ritmo. I fan del video gioco potevano sentirsi un attimo spiazzati ritrovandosi questa Lara più giovane del previsto, inesperta e acerba e addirittura povera! Tutti i giocatori sanno benissimo che Lara è ricca sfondata e abita nel suo famoso Manor in Inghilterra. Addirittura ha un maggiordomo e tutti adorano andarsi ad esercitare nella sua palestra e sguazzare nella piscina prima di inoltrarsi nelle avventure. Ma non c’è niente di tutto questo perché Lara non può attingere alle sue ricchezze, suo padre è partito per una spedizione sette anni fa e non è più tornato e finché lei non firmerà dichiarandolo morto non potrà accedere a tutti i suoi soldi né alla casa. Quando decide di farlo dato che comunque non riesce a combinare niente nella vita trova tra i documenti di suo padre un antico puzzle giapponese che gli rivela un indizio per scovare proprio nel suo Manor un ufficio segreto in cui suo padre aveva lasciato la mappa e tutte le indicazioni che riguardavano la sua ultima missione quella da cui non era più tornato. Era alla ricerca della tomba di un’antica regina giapponese ritenuta una strega malefica, imprigionata sottoterra ancora viva. Lara segue le tracce lasciate dal padre, raggiunge l’isola in cui sono in atto gli scavi per recuperare la tomba della vecchia imperatrice ma gli scavi sono condotti da un’agenzia di criminali chiamata Trinity. Suo padre si nasconde in una caverna da sette anni e sta tentando di sfuggire al capo dei criminali. Lara si ricongiunge a lui e loro due e il capo dei criminali dovranno per forza di cose unire le forze per riuscire ad entrare nella grotta che contiene la tomba. Un percorso in stile Indiana Jones li porta a un tempio sotterraneo (stupendo) in cui c’è la tomba vera e propria. Ben presto si scoprirà che l’imperatrice non era stata murata viva ma aveva deciso lei stessa di imprigionarsi in quanto portatrice sana di un morbo pericolosissimo che gli uomini cattivi scoprono a loro spese: toccando la mummia cominciano a disfarsi e muoiono subito tra terribili sofferenze. Dunque la regina si era rifiutata di infettare tutta l’umanità. Quando il capo di Trinity capisce cosa ha fra le mani farà di tutto per portare il micidiale agente velenoso fuori e farsi pagare dal suo capo per concludere la sua missione. Il padre di Lara si sacrifica e lei riesce a sconfiggere il cattivo e sarà l’unica ad uscirne viva. Lara torno a casa e firma le carte e nel frattempo capisce anche che la collaboratrice di suo padre, sua tutrice quando era piccola,  è in realtà affiliata con un’altra setta dei criminali che collaborava con la Trinity. Questo è il punto d’inizio, la fine del film è l’inizio dell’avventura, Lara si fa la treccia e va a comprare le sue famose due pistole, è ora una Tomb Raider!
L’unica cosa che non mi è piaciuta davvero è che il capo dei criminali aveva questa foto delle sue fantomatiche figlie e non faceva altro che lodarle e aveva fretta di concludere la missione per tornare da loro. Poco credibile e piuttosto patetico, era meglio evitare questa cosa sdolcinata e senza senso.
La nuova Lara per quanto sia effettivamente l’ereditaria del ruolo lasciato da Angelina Jolie in verità è la sua parte precedente, in quanto l’avventura raccontata in questo film è proprio la prima di Lara.
Come grafica ci siamo pienamente, come ritmo anche, molto coinvolgente e anche questa nuova attrice mi piace parecchio, effettivamente poteva essere anche presentato come un film che non aveva niente a che fare con il videogioco ma collegarlo ha garantito una buona fetta di spettatori anche se scommetto che sono stati tutti piuttosto scettici, come minimo tutti i giocatori. Le scene sotto forma di video gioco sono state pochissime, è stato perlopiù un film godibile sia per quelli che giocavano ma anche per chi non ha mai giocato e non ho intenzione di farlo. Le scene video gioco sono state quella in cui Lara correva nella foresta e quella in cui stava uscendo di corsa dalla grotta che crollava. Lara non indossava i mitici pantaloncini ne aveva la treccia durante la sua avventura nell’isola e questo secondo me è stato un punto a favore perché si trattava appunto della sua formazione, lei non era ancora una archeologa, non aveva mai cercato manufatti ma stava solo cercando suo padre e infatti le pistole le va a comprare proprio appena conclusa la sua prima missione. Le pistole le va a comprare ovviamente dopo essersi fatta una treccia!

 

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