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mercoledì 14 marzo 2018

La Torre Nera

“aliena”/

La Torre Nera
The Dark Tower VII: The Dark Tower

⭐️ ⭐️ ⭐️ (3/5)

Devo dire subito perché non ho dato cinque, ma stavo davvero per farlo nonostante tutto.
Attenzione che è pieno di spoiler altrimenti non riuscirei a parlarne.
La prima ragione per cui ho tolto una stella in modo netto e deciso è perché mi sono infastidita davvero tanto quando giunti alla fine o meglio quasi alla fine dopo che lo scrittore ci aveva anche illustrato come era andata finire per Susanna ci scrive sottoforma di paragrafo (e quindi non si capisce neanche che senso ha) che il libro sarebbe finito volendo però c’è un altro pezzo che ci sconsiglia di leggere. Mi sono infastidita perché sono tutte scenate, che diavolo vuol dire che devo smettere di leggere, mi sono letta sette libri e adesso che sono arrivata alla fine mi dici di non leggerla? Sono solo scenate perché comunque l’hai scritta tu Sai King e se non ti piaceva prima di consegnare il libro all’editore non ce la mettevi quindi è inutile che ti vuoi parare da eventuali critiche dicendo non andate a leggere che poi lo sanno tutti che se uno dice non leggere vanno tutti di corsa leggere. Dopo 1000 e 1000 pagine ti aspetti che qualcuno non va a vedere cosa c’è in cima alla torre che hai tanto amato? Sono tutte scenate, quasi come se durante un film il regista si mettesse davanti alla telecamera e tra una scena e l’altra del film ci mette se stesso nella trama e dice: “Ragazzi uscite dalla sala prima della fine del film perché probabilmente non mi piacerà.” Così che uno si vede rovinato tutto il film perché cosa c’entra il regista nella storia? Niente. Forse infatti, se prima non mi aveva dato fastidio che King sia era nella storia, adesso ammetto che ha fatto un po’ di casino.
L’altra cosa che mi ha enormemente fatto incavolare (per usare un eufemismo) è stato il fatto di leggere a storia conclusa una nota dell’autore. Ecco i punti che mi hanno fatto incazzare:
* Il King nella storia non è uguale a quello vero
* Mia moglie mi ha detto di non dare ai lettori una mappa per arrivare alla nostra casa
* Non mi venite a trovare
* La nostra privacy è già stata rovinata
* Non mi mandate lettere arrabbiate perché non rispondo

Innanzitutto è pieno di bugie che poi tanto come uno scrittore scrive la storia si inventa anche le Note, senza dubbio. Non è vero che il King della storia è diverso da quello vero perché ha descritto nei minimi particolari lo stesso incidente che ha subito e basta leggere su Wikipedia per saperne i dettagli e combaciano perfettamente. Prima si vuole mettere nella storia per incontrare il suo personaggio (e lo posso anche capire che è intrigante) ma poi mi viene a dire piagnucolando: “Quello non sono io, io non c’entro niente.”
Poi quella cosa che la moglie gli ha detto di non mettere la strada giusta di casa perché se no arrivano i fans, ma per favore! Perché da solo non ci pensavi a non mettere le indicazioni per casa tua? E così sembra che è un cavaliere che per fare un favore a lei a cambiato la fisionomia del Maine! Perché secondo te caro King io dall’Italia con il libro in mano seguendo le indicazioni in una storia inventata mi metto a cercare casa tua? Ma come ci pensi! Poi ha scritto anche:.... se passate per il Maine non pensate di venirmi a trovare perché la nostra privacy è già stata rovinata! Però i soldi dei lettori ti sono piaciuti o no? Ma chi ti viene a trovare! Che poi se c’era un malintenzionato che voleva venire pensi che perché gli hai scritto non venire lui non viene? Se ti dovessi mai incontrare mi giro dall’altra parte e mi allontano. La fama rovina le persone che cominciano a credersi un po’ troppo importanti. A me sinceramente dello scrittore (come degli attori) non frega niente, a me piacciono i libri e le storie che contengono (come mi piacciono i personaggi dei film). Fino a poco tempo fa pensavo che mi sarebbe piaciuto avere un tuo autografo caro King ma ora ho cambiato idea se davvero tu ti dovessi trovare in giro per l’Italia e io ti incontrassi davvero mi girerei dall’altra parte. Non voglio davvero essere io a rovinare la tua sacra privacy che poi anche di fianco al libro c’è scritto che lavori nel Maine come per dire che io sto scrivendo dall’Italia, ma chi ti cerca!
Altra cosa che mi ha fatto incazzare è quella postilla “non mi scrivete arrabbiati perché non vi rispondo”! Ma adesso devi anche decidere il contenuto delle lettere che ti arrivano? Che poi diciamoci la verità ma quanti anni sono (anzi decenni) che non leggi più tu stesso la posta dei lettori! Come ho detto prima i soldi ti arrivano della gente che compra i tuoi libri (ed è giusto così) ma quando si tratta di affrontare quelli che ti danno i soldi no, spero davvero di non diventare come te. Ci potevi pensare prima ma hai voluto mettere te stesso nel libro sapendo che avresti causato dello scompiglio poi hai deciso di mettere un finale al libro che poteva causare altro scompiglio e poi te ne tiri fuori? Assumiti le tue responsabilità!
Ora voglio parlare del libro.
A me la fine è piaciuta, ovvero mi è piaciuto cosa c’era in cima alla torre anche se lascia 1000 interrogativi. Se Roland è intrappolato in un loop la sua infanzia è solo un’illusione? Oppure è entrato in questo loop dopo che l’ha vissuta una volta? Essendo gli altri Eddie, Susannah e Jack e Oy parte del loop non esistono? Nonostante queste domande penso che la conclusione sia ottima, a me è piaciuta ed è anche per questo che trovo estremamente sgradevole quei due paragrafi in mezzo alla storia in cui mi si dice di smettere di leggerlo, ma che diavolo vuoi?
In questo ultimo libro si parte dalla nascita del bambino ragno che si divora Mia e poi fugge. C’è poi la battaglia che salva il vettore dopo il ricongiungimento di tutto il ka-tet. Proprio dopo l’ultima battaglia ecco che King comincia a fare fuori tutti personaggi principali. A me questa cosa non è piaciuta perché non è servito a niente, sono arrivati fino alla fine e poi me li uccidi tutti? Così Eddie muore per un proiettile vagante dopo la battaglia contro i frangitori, Jake muore per salvare King dal suo incidente. Così rimangono solo Roland e Susannah e Oy. I cattivi sono il bambino ragno che è figlio di Roland ma anche di questo famigerato Re Rosso e di Mia/Susannah (mai visto uno con così tanti genitori naturali e manco uno che lo amasse!). I tre superstiti si incamminano verso la torre nera e il ragno li segue, mentre il re li aspetta sul balcone della torre nera. Il viaggio mi è piaciuto abbastanza anche se sembrava messo lì per riempire degli spazi. Dopo aver attraversato una landa innevata i tre arrivano all’inizio della strada che va dritta verso la torre che si incrocia con Odd Lane. Qui incontrano un altro nemico una specie di mostro con un cavallo demoniaco che li ospita sotto forma di innocuo vecchio ma poi cerca di ucciderli. Lo sconfiggono e liberano il suo prigioniero, Patrick, che è anche un personaggio di un altro libro di King, Insomnia. Patrick ama disegnare e ben presto si scopriranno le sue doti magiche, se disegna una cosa che non ce la può far comparire e se ritrae una cosa che c’è e poi con una gomma la cancella la fa scomparire dalla realtà come dal foglio. Questo passaggio mi è piaciuto molto ma sembra proprio l’idea di un altro libro, leggerò anche quello. Durante il viaggio a un certo punto Susannah si mette a piangere perché capisce che sta per morire e allora decide di far dipingere a Patrick una porta così che si toglie di mezzo e alla fine King dice che è entrata in una versione di New York in cui Eddie e Jake la stanno aspettando felici e anche fratelli. Mi sorge una domanda, abbiamo detto più e più volte che chi moriva era morto per sempre ma allora quelli chi sono? È solo un’illusione? Sinceramente Susannah era un personaggio davvero potente e ben fatto e vederlo andar via così mi è sembrata un po’ una stronzata. Rimane Oy che ovviamente si sacrifica nell’ultima battaglia contro il ragno, lo azzanna e morendo aiuta Roland a sconfiggerlo.
Adesso sono rimasti solo Roland e Patrick e arrivano alla torre. Questo finale mi sembra molto da videogioco: i due sono nascosti dietro a un masso perché il re sul balcone lancia loro delle sfere che esplodono. Allora Roland deve prendere una rosa evitando i proiettili per darla a Patrick che deve colorare gli occhi del disegno che ha fatto del re così che cancellandolo scompare. Sembra un videogioco, raccogli questo e questo e poi attacca il nemico che ti spara. Il fatto è che questi nemici si sono rivelati dei pusillanimi! Dunque prima di andare verso la porta della torre Roland saluta Patrick che si mette in cammino e torna indietro, lo scrittore ci dice che non sa dove va… Se non lo sai te sai King!
Nel complesso mi è piaciuto ma questo libro mi sembra un po’ troppo strascinato, (1130 pagine!) i contenuti sono poveri troppo spesso, la parte che mi è piaciuta di più è stata quella del vecchio che li ha ingannati e li voleva far morire dal ridere e anche alla fine quando si è scoperto cos’è la torre ma il resto non lo so. Il ragno sembrava essere il cattivo più cattivo di tutto il mondo anzi di tutti mondi e poi si è ammalato perché ha mangiato la carne marcia ed è morto in un secondo. Il rosso sta fermo in un balcone e lancia le granate. Forse era davvero ora di chiudere questo libro, le idee erano finite. Forse invece di far morire tutti i personaggi e far arrivare Roland alla torre si poteva continuare all’infinito con altre avventure del ka tet più figo del mondo… Infondo c’è un po’ di amarezza perché non mi sembra che questo ultimo libro renda onore a tutti gli altri ...ma tranquillo sai King non ti scriverò mai per farti sprecare la tua privacy!

Ps
Ma dove ha trovato il corno Roland?

 

 

 

“aliena”/

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