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giovedì 2 agosto 2018

Ready Player One

Ready Player One


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (9/10)


Ispirazione ✍🏻 👍
Da comprare 🛒 👍 
Da rivedere al cinema 🍿 👍 
Da rivedere in tv 📺 👍

 

 

 

 

Sì, ho messo nove stelle e l’ho visto due volte al cinema in più lo comprerò appena uscirà su iTunes e lo riguarderò in lingua originale. Lascio quindi il riassunto dettagliato alla prossima volta che lo riguarderò mentre ora mi concentro solo sullo spiegare perché lo considero un film ottimo e perché non è stato perfetto.
Oasis: chi frequenta il web, e non intendo Facebook, sa benissimo che non si tratta di fantascienza ma di una realtà piuttosto prossima. Su Second Life le cose sono molto simili a quelle che si presentano su Oasis, certo la tecnologia non è ancora arrivata a far entrare fisicamente le persone che giocano a Second Life in quel mondo che vedono al computer ma occhiali per la realtà aumentata sono già una realtà. Quindi non stiamo parlando di cose ipotetiche o utopiche come le macchine volanti di Ritorno al Futuro 2.
I cattivi cosa vogliono fare? Mettere la pubblicità. Sorrento vuole diventare il proprietario di Oasis così che poi potrà aggredire tutti gli utenti con le più disparate pubblicità nei loro visori. La prima cosa che infatti mi è risultata strana era l’assenza delle pubblicità. Navigando sul Web è ormai sempre più chiaro che la pubblicità è come un virus, con una malattia che sta intaccando tutto e tutti, se non paghi o comunque se non paghi molto sei pieno di pubblicità, slogan e annunci che ti aggrediscono, ti distraggono e ti fanno anche perdere tempo. Basta guardare YouTube, ogni 10 minuti sei costretto a sorbirti secondi che diventano minuti di pubblicità, per non parlare dell’applicazione della Rai, appena l’accendi 30 secondi di pubblicità, fai qualcosa altri 30 secondi di pubblicità. La pubblicità è il male moderno, avere il potere di toglierla o metterla è veramente ciò che conta.
Non ho messo 10 stelle per la storia d’amore, completamente inutile e patetica. Ovviamente il protagonista trova tra gli avatar su Oasis la sua anima gemella, secondo me era una cosa talmente banale che non doveva neanche essere presa in considerazione in un film di tale portata. Poi anche questo politically correct degli altissimi cinque multirazziali, una nera, un cinese, un giapponese però la storia d’amore è tra i due bianchi. Sto cercando il pelo nell’uovo? Forse. A proposito di uova, gli Easter Eggs sono ormai una consuetudine in molti film americani e soprattutto in quelli della Disney e forse così verranno conosciuti anche dal popolo italiano che forse non ha neanche capito la sfumatura (su Facebook non ci sono). Temo infatti che ancora molti non abbiano capito che si tratta di un termine universale. 
Proprio a causa di questa storia d’amore è stato commesso alla fine un altro atto di banalissimo buonismo: Oasis viene chiusa il martedì e giovedì. Quando l’inventore ha fatto vedere a Wade il tasto per cancellare tutto per un momento ho temuto che avendo lui trovato l’amore ed essendo felicissimo poteva anche farne a meno e cancellare tutto. Fortunatamente la necessità di essere perfetti in apparenza è stata moderata e quindi Wade ha deciso (ovviamente insieme alla sua nuova ragazza) di chiudere il suo paradiso digitale per due giorni. Qui nascono delle stronzate secondo me. Dobbiamo davvero colpevolizzare chi si rifugia nella realtà virtuale? Come viene anche detto la realtà è reale e, aggiungo io, senza la realtà la virtualità non esiste perché comunque poggia le basi sulla realtà ed è stata creata da persone reali. Ma in un mondo di merda come quello in cui è nato Wade (simile al nostro eh!) e che non presenta nessun spiraglio al miglioramento, si può davvero colpevolizzare qualcuno che si mette un paio di occhiali e si ritrova in un ambiente in cui riesce a realizzarsi? Ovviamente è un ambiente virtuale che quindi nella realtà non esiste ma nella virtualità esiste perché inoltre ci si vanno ad investire soldi veri. È davvero giusto denigrare una persona che preferisce il virtuale al reale quando nel suo ambiente reale si ritrova tutto il giorno da sola, quando vive in una città senza stimoli reali e quindi non è che non li trova perché sta su Internet ma cerca su Internet perché non ci sono fuori. E quindi, caro Wade, tu togli Oasis il martedì e il giovedì e così queste persone il martedì e giovedì non fanno un cazzo. Poi Wade hai trovato la tua nuova ragazza su Oasis quindi fai ridere quando improvvisamente cominci a dire “Dobbiamo stare nella realtà perché è tutto più vero”. Ma se le uniche piante che vi sono rimaste sono quelle coltivate su un balcone?

Altra cosa poco credibile è il fatto che Samantha abbia paura a farsi vedere perché ha una voglia sulla faccia. Evidentemente chi ha scritto la trama non ha mai avuto problemi perché una voglia sulla faccia non è proprio niente in confronto a problemi veri e più concreti quindi si poteva evitare anche questo dire in un modo piuttosto banale “se sei brutto non fa niente” perché, diciamoci la verità, lei non è brutta, è intelligente, potente, il leader della ribellione e non sembra proprio una che per una specie di neo ha paura a farsi vedere. Però magari può far riflettere sul fatto che non piacendosi nel mondo reale ci si crea un avatar di gradimento che corrisponde a come ci si sente dentro. Così come la ragazza nera degli altissimi cinque era una specie di troll e anche maschio.
Che cosa mi è piaciuto di questo film? Ovviamente la De Loren , se mi metti la macchina di Ritorno al Futuro con il flusso canalizzatore attivo e pulsante non posso che amarti, qualunque film tu sia!
Mi sono piaciuti tutti i riferimenti agli anni 80 e 90, per non parlare di tutti i personaggi che erano nascosti nel film come quelli di Street Fighter. Mi è piaciuto il ritmo, ovviamente la grafica perché senza una grafica moderna questo film non poteva esistere. Mi sono piaciute le baracche perché penso che andrà a finire così, su questo pianeta siamo troppi e ci stiamo ammucchiando ma questa è un’altra storia. Mi è piaciuto molto Halliday che impersonava benissimo il genio incompreso che alla fine ha rivelato la ragione per cui ha creato Oasis, finalmente mettiamo in chiaro che non tutti si adattano alla realtà e quindi lui non riuscendo a trovare un posto nella realtà si è creato un mondo virtuale. Solo così è riuscito ad aiutare anche gli altri, evidentemente se Oasis ha avuto così tanto successo vuol dire che in fondo anche gli altri che si ritengono adattati alla realtà non ci si trovavano poi tanto bene. Mi è piaciuta la biblioteca di tutti i suoi ricordi con il maggiordomo che era il suo amico, davvero un’idea pazzesca. Che dire della rivisitazione di Shining! Mi è piaciuto il cattivo e mi è piaciuto che non facevo il tifo per lui perché di solito mi ritrovo sempre dalla parte dei cattivi e questo cattivo è venuto bene cioè è venuto male cosicché io stavo dalla parte dei buoni. Ad ogni modo sono andata al cinema a vederlo due volte e quindi per questo vuol dire che è uno di quei film che ti possono fare compagnia in ogni momento, e giunti alla fine ti va di rimetterlo da capo....sto parlando come se fosse una vhs!

#cinema

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