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giovedì 7 giugno 2018

L'albero di Idhunn (La ragazza drago, 2)

L'albero di Idhunn (La ragazza drago, #2)L'albero di Idhunn by Licia Troisi
My rating: 3 of 5 stars

⭐️⭐️⭐️ (3/5)


_Commento_

Meglio, mi sono trovata meglio in questo libro rispetto all’episodio precedente. Secondo me questa storia ha più potenzialità di quante ne siano state sviluppate, la storia è raccontata in modo soft e secondo me poteva essere potenziata e diventare anche più cruenta. Per esempio il momento in cui una foresta malefica invade tutta Benevento e gli abitanti giustamente vengono addormentati, non sarebbe stato meglio se morivano avvelenati? È come se si volesse attenuare il potere malefico che latente nelle vicende delle viverne e delle loro magie viene raccontato. Sofia mi piace sempre di più, la trovo una persona vera anche se mi ha stonato un po’ il fatto che si sia innamorata di Fabio. Ora con il fatto che ci sono due innamorati con le ali si comincia a sentire un po’ la tua atmosfera in stile Fallen. Anche se Fabio assomiglia veramente molto al nostro amico Cam. Non mi convince neanche molto la figura del professore, non riesco ad affezionarmi come fa Sofia a questo personaggio, sarà forse perché è antiquato? Sono in perfetta sincronia invece con i pensieri di Sofia quando guarda la sua amica Lidja e la trova perfetta, so come ci si sente. Come secondo capitolo lo trovo piuttosto completo, abbiamo trovato un altro frutto che è stato recuperato dopo una ricerca e una battaglia quindi lo schema si riproduce paro paro come nel primo libro. Ed è giusto così in quanto si tratta di una serie. Continuo a non volerlo pensare come un romanzo per ragazzi, forse possiamo dire che è un romanzo per tutti e se lo leggono anche più i giovani lo capiscono. Forse è proprio questo fatto che dovendolo definire per ragazzi viene tenuto un po’ troppo imbrigliato. La storia di base mi intriga molto, anche se trovo i draghi davvero molto lontani dagli umani, ma sono sempre pronta a esplorare nuovi punti di vista, che lo spirito di un drago possa stare in un umano non lo mavrei mai pensato ma infondo perché no?

Mi sono ricordata di aggiungere anche questa cosa: quando leggo un libro ho bisogno di andare lontanissimo da questa realtà che non sento proprio la mia e quindi ritrovarmi in Italia in un libro seppur fantasy mi lascia un po’ spiazzata, mi sembra quasi di vedere un film italiano che non mi fa allontanare abbastanza da quello che c’è intorno. Non vorrei sembrare catastrofica in quanto non è che viviamo in un paese di guerra e carestia e miseria però mi trovo meglio per esempio nel mondo emerso! Oppure su Pandora, oppure su Tatooine. Preferisco andare a Mordor invece che a Milano, ecco questo è quello che volevo dire.
Mi viene spontaneo fare un confronto con le cronache, e esattamente un confronto fra Nihal e Sofia. Mi è sembrato che la scrittrice si impersonasse completamente in Nihal e così ho fatto anche io leggendolo e forse è anche per questo che mi è rimasto così impresso e che è uno dei due libri che ho letto più di una volta. Sofia invece forse perché troppo piccola o forse perché non lo so no non è stata arricchita con l’impersonificazione da parte di chi scrive che, secondo me, rende un personaggio potentissimo e vivo. Volendo fare un libro per ragazzi forse si è scelto di prendere una protagonista più piccola e quindi risultata meno potente. Forse questo vuol dire che i libri per ragazzi devono essere scritti da ragazzi? Penso che il problema sia proprio il fatto di voler scrivere per una determinata fascia e quindi non si scrive più perché vuoi raccontare quello che vedi nella tua mente ma per tradurre quello che hai visto nulla linguaggio che si pensa più adatto ai i più piccoli. Ma siamo sicuri che i ragazzi non riescono a leggere tutto? Ormai con Internet tutte queste barriere secondo me non esistono più...


_Riassunto dettagliato (spoiler alert 🚨)_


Eltanin aveva tradito i draghi facendo arrivare Nidhoggr all’albero, per distruggerlo.

Il prof Schlafen se ne va a Budapest a cercare un altro Draconiano dormiente. Sofia viene lasciata con Lidja, viene accolta al circo dal suo capo, Alma, unica parente di Lidja. Il circo parte per Benevento e Sofia fa il clown.
Il prof ha lasciato alle ragazze un amuleto che fa sì che la loro magia non venga percepita da Nidhoggr e i suoi.

Fabio è un nuovo assoggettato a cui però Nidhoggr ha lasciato la volontà in piantandogli un altro tipo di innesti. Fabio, al servizio di Ratatoskr, sta cercando il secondo frutto, un ampolla.

Lidja sogna un noce nello stesso luogo misterioso che aveva sognato anche Sofia: una strada in cui si affacciano palazzi anonimi. Sofia passa del tempo in un parco della città dove incontra un paio di volte una misteriosa vecchietta che racconta di un noce famoso che si trovava a Benevento, amato dalle streghe chiamate anche sacerdotesse. Sofia va in biblioteca a fare delle ricerche e scopre che l’albero è stato più volte distrutto per poi rinascere ma non si sa dove si trova. Tornando a casa incontra Fabio che si intrufola nella chiesa di Santa Sofia, lo segue nel chiostro e poi attraverso il pozzo in un antico santuario draconiano. Si scontrano e Sofia vede che ha lo stesso neo che ha lei, solo nero. Aveva capito che era un assoggettato dagli innesti metallici ma è confusa nel vederlo pienamente cosciente.

Dopo lo scontro si separano. Fabio era lì per trovare l’ampolla, la porta a Nidhoggr Siri dice che conteneva il suo sangue caduto dalla ferita che gli aveva inferto Thuban nell’ultima battaglia. Fabio osservando Sofia vede come sono simili e grazie a un sogno e ad alcune rivelazioni di Nidhoggr capisce che anche lui ha un drago dormiente in sé che se era però alleato con le viverne. Nidhoggr manda Fabio a spiare Sofia e Lidja dato che stavano anche loro cercando il noce (nato dalla linfa dell’albero del mondo) poi dice a Ratatoskr di ucciderlo prima che si ricordi tutto.
Il prof torna dal suo viaggio in Ungheria, Fabio è il dormiente che stanno cercando.
Il prof, un altro e una sacerdotessa erano gli ultimi custodi rimasti dell’albero del mondo. La sacerdotessa, Idhunn, aveva una reliquia misteriosa dell’albero e una volta che la seppellì ne era nato il noce. La sacerdotessa se ne occupava insieme ad altre ragazze che vengono presto accusate di stregoneria.
Dai racconti di Sofia il prof capisce che il ragazzo che ha incontrato Sofia è proprio Fabio, il draconiano in cui si nasconde il drago Eltanin capace di controllare le fiamme.

Lidja ha una visione, devono recuperare una chiave in un teatro antico per aprire l’obelisco che si trova al centro della città di Benevento. Sofia si reca nelle rovine di un teatro in cui la stava aspettando da mille anni la vecchia che aveva incontrato al parco, le indica dove sta la chiave. Appena Sofia la prende arriva Fabio e Ratatoskr che l’attaccano. Il professore accorso in suo aiuto viene colpito. La vecchia, che si rivela essere la madre di Idhunn lo salva. Lidja e Sofia vanno all’obelisco, dove con la chiave Fabio è riuscito a passare in un’altra dimensione in cui si trova il tronco tagliato del noce. Con un incantesimo insieme a Ratatoskr versano il contenuto dell’ampolla sul tronco e questo rinasce in versione malefica e ricompare anche nella realtà di Benevento che viene sommersa da piante malefiche e oscure, mentre tutti suoi abitanti cadono in un sonno incantato. Dal noce esce Idhunn che stringe il globe, il frutto, ma lei è però prigioniera di una gabbia incantata.
Sofia e Lidja vengono raggiunte dalla vecchia che si rivela per quello che è ovvero un fantasma, più di 1000 anni fa era stata la madre di Matilde in cui era incarnata la sacerdotessa Idhunn. Matilde e altre ragazze praticavano il culto intorno annoi finché questo non fu abbattuto ritenuto parte di stregoneria.
Nidhoggr assoggetta completamente Fabio, domanda nella gabbia a recuperare il frutto. Idhunn riconosce Eltanin, la sua famiglia di draghi l’aveva accolta quando era solo una bambina. Un incantesimo fa si che solo Idhunn e Eltanin possano toccare quel frutto. Ratatoskr prende il frutto senza toccarlo e se ne va mentre Nidhoggr sta uccidendo Fabio con i suoi poteri. Sofia aiuta Fabio a liberarsi così che lui va subito a sostenere Lidja nella battaglia contro Ratatoskr che assume le sue vere sembianze mostruose. Fabio lo sconfigge utilizzando il potere del frutto. Per quanto Fabio riesca ad avere una piccola consapevolezza del potere che ha e del drago che alberga in lui decide di non seguire il professore, Lidja e Sofia quando questi lasciano il circo e Benevento e se ne ritornano a casa.

“aliena”/

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