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martedì 16 ottobre 2018

La legge della notte

 

 

 

La legge della notte
(Coughlin #2)
by Dennis Lehane


Titolo originale: Live by Night
Autore: Dennis Lehane
Prima edizione originale: 1 Gennaio 2012 
Prima edizione italiana: 2014
Lingua originale: inglese

 

 

Personaggi principali 

 

Joe Coughlin
Danny Coughlin, fratello maggiore di Joe
Nora Coughlin, moglie di Danny
Connor Coughlin, fratello maggiore di Joe
Thomas Coughlin, padre di Joe, Danny e Connor

Dion Bartolo, amico di Joe, fratello di Paolo
Paolo Bartolo, amico di Joe, fratello maggiore di Dion

Albert White, malavitoso di Boston
Brandon Loomis, ex pugile, braccio destro di White
Emma Gould, una delle donne di White

Tommaso Pescatore
Santo Pescatore

Pooley sergente
Steve Forman capo detective 
Herbert aWilson commissario
Jack D’Jarvis avvocato penalista
Calvin Bondurant procuratore distrettuale


Graciela e Adan Corrales, cubani
Esteban e Ivelia Suarez, fornitori
Arturo Torres, distillatore
Irving Figgis, capo della polizia di Tampa
Loretta Figgis, figlia di Irving
Gary L Smith distributore licenziato
Sheldon Boudre barista, costruisce la bomba 💣 
Daniel Desouza, crea un nascondiglio portatile 📦 
Manny Bustamane ingegnere civile cubano

Robert Drew Pruitt, RD, cognato di Figgis
Kevin Beauregard capo klan a Tampa

Sal, grad del corpo di Joe
Lefty, uno degli uomini di Joe

 

 

Riassunto

 

Boston, 1926-1929

 

Joe Coughlin, quasi 20 anni, e i fratelli Bartolo, Dion di 22 e Paolo di 23, rapinano la bisca sul retro di un magazzino di mobili dove c’era uno speakeasy di Alberto White. Tim Hickey il bosso di Joe gli aveva assicurato che non era di Albert ma quanto pare si sbagliava infatti nella bisca trovarono anche Brandon Loomis, ex pugile, uno dei membri più importanti della banda di Albert.
I tre ragazzi riescono a tenere sotto controllo tutti quelli che si trovava nella bisca mentre gioco rimane fulminato dalla ragazza che serviva ad avere ai tavoli, Emma Gould.

Joe ha un colpo di fulmine e va a cercare Emma nei pressi di quella bisca e la trova, All'uscita dal lavoro delle segretarie. La segue e arriva fino al suo secondo lavoro, la barista in un locale nascosto in uno scantinato, uno Speakeasy a Charlestown. Si incontrano e cominciano così la loro relazione segreta anche perché Emma era la ragazza segreta di Albert.

Joe vive nella pensione gestita dal suo boss Tim in cui si trova anche una bisca. Tim conduce anche traffici illeciti di rum e come Albert e si trova al vertice del crimine organizzato.

Una sera Joe ed Emma vanno a cena al ristorante ed incontrano Thomas, il padre sessantenne di Joe. Thomas è diventato vice commissario capo del dipartimento di polizia di Boston e decide di pranzare con loro due. Emma si sente ferita dalle considerazioni di Thomas quando dice chiaramente che lei non è la donna giusta per il figlio. Joe è sempre stato il figlio peggiore tra i tre, Connor e Danny, ex poliziotto.

Tim viene ucciso dalla banda di Albert che rileva la sua pensione. Albert manda subito via Joe e gli dice che non può lavorare da solo, dovrebbe essere un suo dipendente e quindi non potrà prendere più iniziative, commettere azioni criminali solo indicate da lui. Joe annuisce ma non riesce rinunciare a quella rapina in banca di Pittsfield, organizzata da tempo prima che Tim morisse e con la quale si era già accordato con i fratelli Bartolo. Dopo la rapina I ragazzi fuggono ma vengono raggiunti presto da due auto della polizia. L’inseguimento porta la morte di tre poliziotti, La notizia della rapina e su tutti i giornali con l’identikit dei tre ladri. Joe scappa da solo con la refurtiva, Passa a casa del padre a Boston, La casa dove abitava da piccolo. Era una famiglia benestante anche se joe non aveva mai sopportato la distanza tra i suoi genitori. Joe inoltre sapeva che il padre viveva di mazzette, soldi sporchi che nascondeva così come nascondeva il suo vero io.
Joe approfitta per cambiarsi e pensa al da farsi.
Mario aveva detto di incontrarsi all'inaugurazione dell'hotel Statler alla quale doveva andare su richiesta di Albert che la voleva presente. L'idea di Joe era quella di prendere Emma e fuggire per sempre con lei, non poteva più sopportare dividerla con Albert. Ad ogni modo sapeva che era meglio per lui fuggire, nessuno si aspettava che fosse tornato indietro e quindi aveva un certo vantaggio. Joe passa alla stazione dei bus e lascia la refurtiva in un armadietto in cui nascondeva tutti i suoi malloppi poi va all’hotel, ha capito che se Emma non fosse andata via con lui quel momento non l’avrebbe più rivista.
L'inaugurazione dell'hotel lo ha riempito di personaggi importanti e di spicco, il sindaco, il governatore, sportivi, intellettuali e giornalisti. C'è anche la radio e una cantante in mezzo a tutta la folla joe cerca di non andare nell’occhio finché non trova Emma. Si riuniscono E lei consiglia di prendere l'ascensore e andare verso i piani inferiori, Joe è convinto che un giornalista l’abbia riconosciuto.
Mentre vanno verso il basso Joe dà la chiave dell'armadietto ad Emma dicendole che cosa contiene.
Quando le porte dell'ascensore si aprono compare Albert con il suo ex pugile. Brandon picchia senza pietà Joe mentre Albert gli dice che lo vuole usare come messaggio, tutti capiranno cosa succede ad andare contro le di lui. Albert fa portare via Emma, ormai la disprezza anche se gli ha consegnato Joe, tradendolo, non sa ancora cosa ne sarà della ragazza. Il problema, spiega Albert, non è tanto Emma, ma il fatto che Joe abbia rapinato una banca del New England lasciandosi dietro tre poliziotti morti cosicché ora la sono tutti convinti che i gangsters di Boston siano pericolosi.

Gli scagnozzi di Albert quella sera sono Brandon, Donnie Gisher e Julian Bones. Proprio mentre lo stanno per caricare nell'auto arriva la polizia guidata dal padre di Joe. Li fermano, Joe viene preso dei poliziotti e Thomas da loro il permesso di picchiarlo.
Nel frattempo Donnie scappa con la macchina in cui Emma era stata messa nel portabagagli. La polizia non riesce a fermarlo quando la macchina finisce nel Mystic River. Donnie viene trovato morto ma di Emma nessuna traccia.
Del caso se ne occupano Pooley, il sergente, Steve Forman, capo detective, eHerbert Wilson, il commissario. 
Alcuni giorni dopo Paolo Bartolo viene ucciso in un inseguimento dai poliziotti che non hanno avuto rimorsi nel vendicare i loro colleghi. Del fratello nessuna traccia.
Jack D’Jarvis viene assunto da Thomas come avvocato penalista per il figlio. Thomas viene retrocesso a ispettore capo, la sua carriera è finita.
Vengono ritrovati nel fiume un braccio e una gamba di una donna che sembrano essere quelli di Emma. Dopo alcuni giorni di coma Joe si risveglia ma vuole credere che sia ancora viva. L'avvocato pensa che sarà possa cavare con 10 anni di carcere ma Thomas conosce bene il procuratore distrettuale, Calvin Bondurant, che aveva coperto più volte durante i suoi traffici illeciti notturni. Lo ricatta e fa in modo che al figlio vengono dati solo cinque anni di carcere.

Nell'estate del 1927 Joe entra nella prigione di Charleston, accompagnato dalla guardia Hammond.
La prigione non ha acqua né elettricità nelle celle che sono fatte per ospitare un solo detenuto ma Joe viene messo insieme ad altri quattro.

Joe viene subito attaccato da un ragazzo a pugni e poi da un altro con un coltello. Ne risulta sempre vincitore ma tutti gli altri hanno smesso di parlargli e le guardie non hanno fatto niente per impedire quegli attacchi. Non ha più neanche compagni di cella. Stanza
Tommaso Pescatore, esponente del crimine organizzato che riusciva lavorare persino dal carcere, gli offre la sua protezione in cambio di un lavoro: gli da un foglietto su cui è scritto un indirizzo, il magazzino di un fornitore di liquore di White. Il foglietto è per il padre di gioco, White è il concorrente principale di Pescatore nei traffici illeciti, con quel gesto lo avrebbe colpito mandando la polizia in quel magazzino. Joe capisce che il padre non può rifiutarsi, infatti esegue. La richiesta successiva prevede che venga ucciso Brandon incarcerato. Thomas si rifiuta.

Una sera Joe si ritrova in cella Basil Chigis e altri due e Emil Lawson. Lavorano per White e gli propongono un accordo: Joe avrebbe dovuto dire ad uno scagnozzo di Maso che il padre ci aveva ripensato e che inoltre aveva scoperto l'indirizzo in cui Albert si ritrovava segretamente ma lo avrebbe detto solo a Maso in persona. Tutto ciò per ritrovarsi vicino a lui tanto da ucciderlo con la lama che i tre gli porgono. Joe non può che accettare ma quando si trova appartato con Maso mi racconta tutto quello che era lì per fare ma non vuole allearsi con Albert, non avrebbe ucciso Maso perché voleva lavorare per lui e uccidere Albert. Maso lo prende sotto la sua ala protettiva e lo fa entrare nella sua banda. 
Maso esce di prigione nella primavera del 28 e appena fuori ricomincia i suoi traffici e attacca duramente la banda di Albert tanto da farlo fuggire da Boston e rifugiarsi a Tampa.

Nel frattempo il padre di Joe muore probabilmente per infarto, suo fratello Aiden glielo viene a dire e  gli confessa che sta lavorando per il cinema. Connor, l’altro fratello dopo aver perso la vista si è rinchiuso in una scuola per ciechi dove lavora come custode.

Joe nel carcere prende accordi con i distillatori di White comincia smerciare liquori, mette su una distilleria del carcere, si occupa di contrabbando e gestisce il racket delle protezioni. Poi comincia a leggere, legge tutti i libri della biblioteca e anche i giornali da cui apprende che un incendio alla stazione ha distrutto anche il suo armadietto.

Maso lo va a trovare e gli dice che presto sarebbe uscito grazie ai suoi avvocati, lo avrebbe mandato a Tampa a gestire i suoi traffici e si sarebbe potuto occupare anche di Albert. Joe e Maso entrano in società, joe avrebbe guadagnato il 25% di tutti i ricavati di Maso.

 

 

Ybor, 1929-1933


Nell’agosto del 1929 Joe si ritrova a Tampa, trova Dion, assoldato da Pescatore per fargli da braccio destro. Il suo predecessore, Lou Ormino, era stato trovato morto, Pescatore l'aveva sostituito con Joe, quando aveva cominciato ad intascarsi una parte dei suoi guadagni. 
Joe e Dion vanno al porto Ybor e attraverso un passaggio segreto raggiungono una distilleria di rum. C'è tutto l'occorrente per preparare il rum ma manca la melassa e la manodopera.

Joe e Dion fanno subito visita a Gary L. Smith, il distributore da cui prendevano la melassa. Gary era il contatto con il fornitore cubano e Joe vuole capire come mai siano andati persi dei carichi di melassa e come mai soprattutto alcune bottiglie da loro prodotte erano andate a finire nei magazzini di Albert. Joe smaschera Gary, era in combutta con Albert ma prima di mandarlo via per sempre si fa dare i nomi dei fornitori, la famiglia Suarez, fratello e sorella, Esteban e Ivelia, gestiscono il traffico di melassa e zucchero. Fissano subito un appuntamento con i due con cena a uno dei loro locali.

Arturo Torres, il miglior distillatore di Esteban, è stato arrestato per droga e sta per essere rimpatriato a breve.
Joe e Dion vanno a trovare, Irving Figgis, il capo della polizia di Tampa. Si accordano sull’area in cui Joe può operare senza avere problemi dalla polizia, un accordo senza mazzette. 

All’appuntamento con i Suarez Joe offre loro giudici, poliziotti, politici e una distilleria unica, metà dei profitti e inoltre Torres scarcerato. In cambio i Suarez non avrebbero più dovuto fare affari con White ne vendergli di più niente, ne zucchero ne melassa ne rum. L'embargo si Pescatore doveva finire.

I Suarez accettano solo se Joe e gli uomini di Pescatore li avrebbe aiutati a rubare delle casse di armi da una nave della marina ferma al porto in attesa di partire. 
Le armi sarebbero andate in Nicaragua, occupato dagli Stati Uniti come Cuba. La marina militare porta armi in Nicaragua dove ha una scuola di addestramento militare per l’esercito e la polizia. Esteban voleva rubare quelle armi per armare i ribelli cubani, rubare al governo americano per rovesciare il governo cubano, armare i livelli cubani nella loro lotta contro il presidente Machado.

Esteban gli da appuntamento con Graciela Corrales, la donna da cui avrebbe preso ordini.

Più tardi Joe parla con Dion, gli dice che ha capito, era stato lui a tradirli, qualcuno aveva chiamato la polizia che era sopraggiunta durante la loro rapina in banca. Dion ammette di essersi accordato con White, lo aveva fatto perché Joe aveva perso la testa per Emma, avrebbero preso un anno di prigione soltanto per farglielo dimenticare. Dion pensa che Joe lo uccida ma non lo fa. È l’unico amico che gli è rimasto. Quando dopo telefono a Maso Joe mente e gli dice che era stato Paolo a tradirli.

Esteban era segretario del circolo cubano Dove si incontrano la mattina dopo con Graciela Corrales. 
Graciela lavora per raccogliere denaro per la famiglia di suo marito Adan incarcerato per la lotta contro Machado. Mettono su il piano per derubare la marina, avevano già assunto Manny Bustamane un ingegnere civile dell’Avana chi si era infiltrato come marinaio e meccanico. Questo avrebbe portato all'interno della nave una bomba, creata da Sheldon Boudre, barista di uno speakeasy di Pescatore. 
Daniel Desouza crea per loro un nascondiglio portatile per superare la perquisizione prima di salire a bordo. 

Il piano va bene, Manny entra, ma non esce, lo scafo esplode e la nave si arena. L'esercito deve così tirare fuori tutte le armi e portarle in un altro convoglio, un arsenale della guardia nazionale ormeggiato in una zona che ufficialmente non faceva parte di campa immerso in un paesaggio inospitale fatto di paludi e agrumeti. Il piano è camuffarsi da soldati, dopo aver imbavagliato quelli “ufficiali” e recuperare le armi che venivano portate li con i camion. Joe aveva anche avvisato la stampa con una falsa rivendicazione, erano stati gli ispanici.

Mentre venivano caricate le armi Graciela aveva recitato la parte della donna in difficoltà per distrarli ma poi uno dei soldati aveva lasciato un marinaio a dare la caccia. Joe e gli altri vanno ad aiutarla e Joe è costretto ad uccidere quell'uomo. 

Le armi partono verso l'Avana su dei pescherecci, la missione è stato compiuto con successo e i pistoleri di Maso festeggiano con i rivoluzionari di Esteban, stringendo una nuova alleanza.

Joe e Graciela iniziano la loro relazione.
Dion fa cadere Albert in un’imboscata consegnandolo a Joe che lo costringe ad andarsene una volta per tutte. 
Comincia il periodo dei traffici fiorenti, Joe assume anche Farruco Diaz un ex rivoluzionario messicano che dall'alto controlla l'andamento delle navi cariche di rum O di materie prime. Joe ingloba piccole attività familiari alle sue distillerie che sono pulite e le migliori. L’accordo tra Joe e i Suarez porta ad un proficuo e saldo commercio di run. 
Joe costruisce una casa per lui e per Graciela definita dal popolo di Tampa la Maison de l’Alcalde, così lo chiamavano.

Dopo due anni compare della scena Robert Drew Pruitt detto RD. RD era un militante del Ku Klux Klan anche prima di stare due anni in prigione. Ora che è uscito sembra avere come unico obiettivo distruggere il mercato di Joe, attaccando i suoi speakeasy per provocarlo. Il Klan si era fatto sentire anche a Ybor soprattutto dopo la crisi del 29. 
RD è il cognato del capo della polizia Figgs (il fratello della moglie). RD e Joe si incontrano e Joe gli propone il 15% dei guadagni del locale se avesse smesso. RD accetta ma poi continua, informandolo che vuole il 60%. 

Joe va a trovare nella sua fabbrica Kevin Beauregard,  il capo Klan di Tampa, è stato lui a sguinzagliare RD che dal canto non sembra neanche troppo sveglio per agire da solo. Quando Kevin non collabora affatto Joe lo fa uccidere da Dion. 

Joe incontra Figgis, vuole di nuovo incontrare suo cognato, ma dato che Figgis non sembra con lavorare gli fa vedere delle foto: sua figlia era partita per Hollywood per diventare un'attrice ma gli uomini di Joe l'avevano trovata a Los Angeles completamente fatta. Joe l'aveva fatta curare da un dottore ma avrebbe rivelato a Figgis dove si trova la figlia solo se gli avesse organizzato un incontro con RD dal quale poi sarebbe dovuto uscire vivo.

RD e Joe si incontrano in un albergo abbandonato nella baia, il Ritz costruito da John Ringling ma mai completato. Mentre aspetta RD Joe ha un'idea, trasformare quell'hotel in un casino. L'incontro è catastrofico, RD  pugnala Joe che a sua volta da l'ordine di ucciderlo ai suoi uomini appostati intorno, segnando la fine del KKK per almeno tre anni. Joe passa cinque settimane in ospedale e poi decide di realizzare la sua idea, comprare il Ritz e trasformarlo in un casinò. Per farlo deve prima comprarsi i politici affinché il gioco d'azzardo venga legalizzato puntando il fatto che avrebbe risollevato l'economia. 

Maso viene a trovare Joe e gli dice di uccidere Turner John Belkin, un distillatore che non voleva pagare la sua quota a Pescatore, voleva solo vendere alla sua clientela nella zona di Palmetto. Joe lo va a trovare ma decide di non ucciderlo, se i suoi affari sarebbero rimasti in quella zona lo avrebbe lasciato vivo.

Graciela ha una nuova aspirazione, adibire degli edifici che ha comprato a rifugi per le donne abbandonate.

La figlia del capo della polizia Loretta torna da Los Angeles dopo essere stata ripulita. Passa un lungo periodo rinchiusa in casa con il padre, la madre e fratello se ne vanno. Quando esce di nuovo di casa comincia a farsi sentire, predica nelle sette revival, aumenta la frequenza dei religiosi che si scatenano contro alcuni speakeasy di Joe. Loretta ha così tanti seguaci che blocca la legalizzazione del gioco d'azzardo, i politici che Joe aveva già comprato ci ripensano. Loretta ha sempre più successo, Incontra anche Joe e gli dice di smettere quello che sta facendo, lei predica esponendo alla gente i danni che la lussuria e gioco d'azzardo e il rum possono fare. Un attacco aperto a Joe. Nel frattempo John Ringling non vende più il suo hotel incompleto paggio e la sua idea di casino sfuma. Ad ogni modo Joe non vuole fare uccidere Loretta come gli ha ordinato Maso.

All'inizio del 1933 Joe e Loretta si incontrano per caso in un bar, lei è leggermente cambiata e piuttosto triste, la sua fede sta cominciando vacillare, sua madre morta.

Il 23 marzo 1933 Roosevelt legalizza la produzione e la distribuzione di birra, Joe e Esteban erano pronti a tutto ciò, le loro attività illegali sarebbero state scoperte e alla luce del sole avrebbero prodotto rum legale. Decidono di mettersi in proprio e Joe quindi avrebbe dovuto chiedere a Maso di lasciarlo andare.

Loretta si suicida, si droga e poi si taglia la gola. Il padre disperato attacca chi le ha venduto la droga e si ritrova in manicomio.

Esteban è un grande fotografo e espone le sue fotografie nel suo ufficio. Joe nota che in una di queste fotografie c'è Emma. La foto era stata scattata un mese prima all'apertura del locale di Esteban a Cuba. Joe non riesce a crederci ma vuole andare a trovarla anche se Graziella aspetta suo figlio, dopo aver rinunciato da tempo al suo Adan.

 

 

Ybor - Cuba, 1933-1935

 

Maso arriva in città e occupa con tutta la sua scorta un intero hotel all'interno del quale riceve giù e due dei suoi uomini, Sal e Lefty.
Vengono accolti con gentilezza e si siedono a un tavolo con il figlio trentunenne di Maso, Santo, un poco di buono che tutti chiamano Digger. Dion aveva detto a Joe di stare attento, nessuno poteva proteggere.

Maso accusa subito Joe di non essere un gangster, non ha ucciso ne Loretta ne Turner John. Poi gli dice che Charlie Lucky Luciano il re di New York vuole solo italiani al vertice quindi niente irlandesi come lui. Lo retrocede a capobanda, avrebbe fatto da consigliere a suo figlio Digger. Facendo da consigliere Joe avrebbe guadagnato molto di meno ma non ha altra scelta se non quella di accettare. Maso gli ordina poi di uccidere Dion, lo aveva tradito sei anni fa e non poteva accettarlo nella squadra di suo figlio. Joe nega fermamente che Dion lo aveva tradito. In quel momento Maso fa entrare Albert White. Joe è stato incastrato in quanto Albert ha confermato che era stato proprio Dion a tradirlo. Gli uomini di Maso impiccano subito i due di Joe, Sal e Lefty. Per la strada la polizia era dalla parte degli uomini di Pescatore e aveva attaccato quelli di Joe che erano riusciti a disperdersi e a fuggire attraverso le gallerie nel sottosuolo.

Joe si risveglia in un'imbarcazione, lo stanno preparando per la sua esecuzione, gli mettono i piedi in una bacinella che riempono di cemento. Quando tutto sembra perduto e Albert lo sta per far buttare in acqua Joe gli fa vedere la foto di Emma. Albert comincia a supplicarlo ma Joe è irremovibile, non gli dice niente. Ad ogni modo riesce a guadagnare il tempo necessario affinché dei motoscafi dei suoi e l'aereo guidato da Farruco lo salvano, uccidono tutti gli uomini di Pescatore e anche Albert. 

Joe parla subito con il sergente Bick da quale si fa a dire quali poliziotti si erano schierati con Maso poi blocca le ferrovie sapendo che sarebbe partito via treno. Bloccato alla stazione Maso con suo figlio manda i suoi a preparargli una stanza al Tampa Bay Hotel. Joe era entrato prima di lui che aveva convinto gli uomini di Maso a mettersi della sua parte. Joe lo uccide e altrettanto succede su figlio.


Joe e Dion vanno a New York da Charlie Lucky Luciano che dice loro che aveva mandato Maso a dire a Joe e ai suoi di usare i camion e i sindacati di Charlie per la sua impresa, avevo dato il permesso a Maso di ucciderlo solo se Joe avesse detto di no.
Joe risponde che Maso non gliel’ha mai detto. Joe propone a Charlie di nominare Dion capo e mentre lui gli avrebbe fatto da consigliere. Lucky Luciano accetta, contento di avere un italiano il vertice con Joe al fianco che con il suo cervello gli avrebbe detto cosa fare.
Gli da il nome di un certo Meyer che aveva grandi idee sui casinò in Florida e a Cuba.

Nel 1934 Joe e Graciela vanno a Cuba, Si trasferiscono vicino all'Avana, In una casa degli ospiti nelle piantagioni di caffè di Esteban. Graciela viene raggiunta dalla madre e dalle due sorelle, Ines e Benita che l’aiutano ad allevare e crescere il piccolo Tomas. 

Joe va di tanto in tanto a Tampa in motoscafo da solo. Machado è stato cacciato dal colonnello Batista e la situazione è migliorata.

Joe e Graciela comprano una piantagione di caffè in bancarotta e si fanno aiutare da chi se ne occupava con il precedente proprietario, Ilario Bacigalupi, detto Ciggy. 
Ciggy gestisce le riparazioni in casa e la rinascita della piantagione coinvolgendo la manodopera locale, Sconfiggendo la povertà che altrimenti li avrebbe sommersi, uomini, donne bambini vengono coinvolti nella coltivazione e produzione di caffè. 

Nella primavera del 1935 Joe di passaggio all'Avana per alcuni affari va a trovare Emma che lavorava nel suo bordello. Emma ammette di aver presi soldi da quel armadietto alla stazione dei bus. I prezzi della donna ritrovata erano quelli di un'altra ragazza di Albert che si trovava in quella stessa macchina. Joe non ha rimpianti quando le dice addio. 
Gli affari con il caffè vanno a gonfie vele e oltre a costruire un campo da baseball per i suoi piccoli coltivatori un giorno li porta anche al cinema per scoprire che suo fratello Aiden aveva fatto la sceneggiatura del film che stavano guardando.

Una notte Joe sogna l'Africa, è li con la sua famiglia e ci sono anche delle pantere che lo attaccano. Non è la prima volta che vede delle pantere, ne aveva vista una dopo aver ucciso quel marinaio nella palude e un'altra dopo che RD gli avevano infilato un coltello in petto e lui era in ospedale.

Un giorno a Ybor nominano Graciela donna dell'anno per tutto quello che aveva fatto con i suoi rifugi. Le avrebbero consegnato un premio.
Raggiungono Ybor via mare appena sbarcano vengono attaccati, è Figgis che centra Graciela uccidendola prima di farsi travolgere da un camion e morire. 

Joe decide di rimanere a Ybor con suo figlio dove tutti lo vedono invecchiare precocemente…

 

 

"Per avidità e non un'avidità ragionevole, non un'avidità sensata. Per un'avidità sconfinata. A nessuno di noi basta mai. Ha un gusto troppo buono, la notte. Se vivi di giorno rispetti le regole. Non viviamo di notte e seguiamo le nostre. Ma il fatto è che in realtà non abbiamo regole, non troppe."

 

 

 

Commento 

 

⭐️⭐️ (2/5)

 

Non posso proprio dire che questo libro non mi sia piaciuto in quanto è stato scritto con estrema precisione, però la prima parola che mi viene in mente da dire per descriverlo è: documentario. Non sembra un romanzo ma un documentario che mi insegna in modo molto efficace quello che succedeva negli anni 20 e 30 in America. Nella mia ignoranza non ne sapevo molto del proibizionismo ma dopo questa storia mi sento altamente ferrata sull’argomento. Lo stile di scrittura è senz’altro preciso e di classe ma purtroppo non emerge una trama accattivante, mi stupiscono di più le cose che succedevano realmente in America che le vicende inserite dall’autore nel libro per presentarci i fatti veri. 

Se vogliamo analizzare cosa succede al protagonista Joe avremo una sequenza di eventi piuttosto povera:


1. Si innamora di Emma
2. Vai in prigione per la rapina in banca
3. Maso lo manda a Tampa, Ybor
4. Collabora con i cubani
5. Si innamora di Graciela
6. Uccide i suoi nemici Maso e Albert
7. Passa al suo amico Dion il suo impero
8. Se ne va a Cuba a fare il contadino con Graciela
9. Graciela viene ucccisa
10. Ritorna a Ybor

 

La trama è molto piatta, lineare, senza neanche tanta fantasia, niente intrecci, niente colpi di scena. Va tutto come dovrebbe andare tanto che molto spesso mi sono ritrovata a immaginare cosa sarebbe successo. 
La parte iniziale mi è piaciuta di più, ma da quando Joe è uscito di prigione la piattezza ha sconfinato in una caduta in discesa. Il libro non mi ha mai annoiato perché come dicevo prima tutti quei fatti storici l’hanno reso interessantissimo. Ma i personaggi? 
Joe è così semplice che non ha nessuna personalità, niente lo caratterizza se non quel suo innamorarsi subito appena vede le uniche due donne che incontra nella sua vita. Anche qui fa un po’ sorridere, Joe vede Emma e se ne innamora poi vede Graciela e se ne innamora. Era scontatissimo che Joe avrebbe soppiantato Emma con quella donna sconosciuta che lo aveva colpito appena arrivato a Tampa. Poi era così anche scontato che una volta che Joe avesse messo su una famiglia con Graciela ecco che sarebbe ricomparsa Emma. Al fatto che era morta non ci credeva nessuno. Sinceramente a questo punto io mi aspettavo qualcosa di un po’ più potente, fino a qui sembra una telenovela ma poi perché non proseguire come una telenovela? Sarebbe stato meglio con Joe che diceva a Graciela “tanti saluti” e si riprendeva Emma. Invece no, Emma viene presentata come brutta, invecchiata e stupida e Joe dice a lei “tanti saluti, addio, sono andato avanti” (volpe e uva!?). Cosicché tutto il pensare e i pochi sentimenti di Joe per Emma che forse sembrano veri prima adesso sono solo un mucchio di parole senza senso. Graciela come personaggio è molto debole, effettivamente cosa fa oltre a costruire questi rifugi? Dice di essere un punto focale per l’organizzazione dei cubani in Florida ma cosa fa? Niente. Il problema è che le donne sono poche e patetiche, sono riportate nel classico modo maschile di concepire la donna. Le donne (Emma e Graziella) vogliono solo stare con Joe ma sembrano avere spesso delle turbe incomprensibili. Sembrano solo delle bambole gonfiabili messe lì tanto per chiarire che questi gangster non sono mica tutti gay… Ma no, era meglio non metterle. Non è la prima volta che mi capita di riconoscere spesso che scrittori maschi non riescono a rendere veritiere le donne nelle loro trame. Donne che comunque servono solo a soddisfare alcuni appetiti e poco altro, parlano poco, vivono poco. 
Penso che il libro migliore sia quello fatto da un uomo e una donna insieme così che possano rendere credibili si è personaggi maschili e quelli femminili.

Altra grande mancanza del libro sono i sentimenti, sia maschili che femminili ovviamente, non c’è niente di introspettivo, niente pathos. I personaggi rimangono sempre sul superficiale, si muovono di qua e di là  ma cosa pensano? Quali sono le emozioni che provano? Persino Joe quando scopre che il padre era corrotto non pensa niente o come minimo l’autore non ci dice cosa pensa, cosa gli frulla per la testa? Mistero. Le vicende sono presentate in modo molto freddo e distaccato, sembra di guardare una partita a scacchi, quando muovi un pedone non sai cosa sta pensando ma lo vedi solo andare avanti. 
La caratterizzazione del personaggio è completamente assente, di Joe sappiamo solo le sue relazioni familiari e gli amici, ma i suoi sogni? Mistero. L’unico suo pensiero che l’autore cita è la paura di morire. Cosa che viene ripetuto più di una volta. Ma possibile che nel corso della sua vita abbia pensato solo a quello? 

Poi c’è quella storia delle pantere, Joe vede per ben due volte delle pantere comparire in posti assurdi (la palude, l’ospedale), pantere di un’illusione che vede solamente lui. Poi poco prima che Graciela muore Joe sogna di essere in Africa con la sua famiglia e sono assediati da queste pantere. Che significato ha? Non si sa, a questo punto era meglio evitare di mettere una cosa così interessante se poi non la porti avanti.

Dopo aver preso questo libro in biblioteca mi sono accorta che faceva parte di una serie di tre libri ed era esattamente il secondo. La piattezza della trama si è rivelata anche dal fatto che non era assolutamente necessario leggere il libro precedente e non è neanche necessario leggere il libro successivo. Mi sono informata, il libro precedente parlava del fratello di Joe, Danny, mentre il successivo tratta eventi relative a Joe tra 10 anni. Sono stata delusa da questa notizia perché credevo che le cose potevano essere fatte anche più in grande.

Ecco come mi aspettavo che fosse stato:
* Primo libro la storia del padre di Joe (a quanto pare è molto interessante)
* Secondo libro la storia di Joe (poteva essere meglio)
* Terzo libro la storia del figlio di Joe (si può andare avanti all’infinito così)

A proposito delle storie della vita, le storie così lunghe come quella di Joe le trovo un po’ troppo dispersive. In questo libro si raccontano fatti e vicende che abbracciano un lungo periodo di tempo. Qui stiamo parlando di una storia che inizia nel 1926 e va avanti per molti anni fino al 1934. Secondo me è stato anche questo deleterio per la potenza della trama, diluita in così tanto tempo è diventata blanda, sembra il racconto di una storia e non più la storia stessa. Facendo passare tanti anni ovviamente si perde qualcosa perché spesso in poche righe si riassume quello che è successo in un lungo periodo di tempo per saltare al successivo.
Mi è sembrato un libro un po’ fatto di fretta, invece di analizzare i singoli fatti darne una versione sommaria. Per non parlare della conclusione, andava tutto bene per Joe diventato anche un buono ma certo non poteva finire così altrimenti sarebbe stato patetico. Doveva morire qualcuno, colpo di scena o colpo di cliché ? Così si è deciso di uccidere Graciela sempre in stile telenovela.
La parte più interessante è stata quella di Joe in prigione e già solo con le vicende di quegli anni poteva venir fuori un ottimo libro, solo fino al momento in cui Joe usciva di prigione. Evidentemente l’autore non ha la necessità di fare libri su libri essendo già ampiamente famoso e quindi ha tagliato corto, ha avuto quest’idea ma non l’ha sviluppata fino in fondo. C’erano tantissime cose che potevano essere approfondite e sfociare in una saga di libri, molti di più e molto più potenti.

Ho scoperto che è stato fatto anche un film di questo libro e in effetti leggendolo sentivo proprio un’impronta di una trama adatta alla sceneggiatura. Gli attori sapranno forse esprimere con le loro espressioni quei sentimenti assenti nel libro. Eppure sembra che neanche il film sia andato bene ma non posso giudicare ciò che non ho visto (ma me l’aspettavo).

Anche Albert, prima sembrava il cattivo più cattivo di tutti e poi me lo fai rimbambire da una donna morta e lo fai morire in un modo così patetico? Anche Maso, sembrava al vertice della malavita poi niente, fregato e tradito dai suoi. 
Che dire di Joe che prima dice “non uccido nessuno” e poi uccide tutti prima di andare a fare il contadino che pianta caffè. Anche quella parte finale a Cuba, troppi dati sulla coltivazione del caffè, a me non me ne frega niente del procedimento dettagliato della produzione di caffe (ecco un altro mini documentario) certo lo trovo estremamente interessante così come è stato utile ampliare la mia cultura sul proibizionismo, così ho conosciuto la situazione delle popolazioni di Cuba dopo che è stato cacciato Machado. Ma perché so tutte queste cose storiche invece di conoscere Joe? Tutta quella parte di Cuba sembra solo un documentario ampliato allegato a quello sul proibizionismo.
Peccato perché comunque lo scrittore è di solito in grado di costruire personaggi molto potenti e veri, questi sembrano solo dei nomi scritti tra le pagine.

Ora scriverò nel dettaglio come avrei sviluppato la trama in certi punti:

Maso dice a Joe di uccidere il suo amico Dion e Joe lo fa perché effettivamente l’aveva tradito. Maso e Joe sono di nuovo amici e perfettamente in sintonia con Lucky Luciano.

Joe e Graciela vanno a Cuba ma ci vanno perché Joe era già andato a trovare Emma e avevano iniziato la loro relazione. Joe e Emma sarebbero andati via da Cuba così che avrebbero lasciato lì Graciela per fuggire insieme e tornare a Ybor, Tampa dove avrebbero continuato a regnare in quella casa che Joe aveva costruito per lui e Graciela. 

L’ex capo della polizia finisce i suoi giorni manicomio,  è così pazzo che gli mettono la camicia di forza a vita.

Poi (per proseguire con lo stile del libro) passano un tot di anni e il figlio di Joe bussa alla porta del padre…

 

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